Adesso sono scatenati contro la ”Chiesa ipocrita” ai funerali di Lucio Dalla, citano un ”compagno di una vita” e le sue lacrime.
Ma se Lucio Dalla non ha mai detto di essere omosessuale -ammesso che lo fosse- quando era in vita perché non teniamo la bocca chiusa e continuiamo a rispettare le sue scelte? Se qualcuno lo piange con il dolore di chi ha perso il compagno, ma ha rispettato il sienzio prima, vogliamo rispettarlo dopo? Perché parlano del ”mancato coming out di un artista”?perché c’è chi ha l’impudicizia di giudicare la vita di un defunto? Quando si imparerà in questo paese di cialtroni che non si ha l’obbligo di dire con chi si fa l’amore solo perché pare ”politicamente corretto” ad alcuni? Perché invece dell’omosessualità dei defunti non ci si occupa del benessere dei vivi?
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