di Gaiaitalia.com
Era un giovane attivista, quello sparito da casa il 4 gennaio e trovato morto ammazzato alle 16 di un martedì post feste natalizie del nuovo anno 2014, nuovo anno che la vecchia merda chiamata omofobia ha inaugurato con un omicidio gratuito.
Poche parole, non ci piace accusare, non è nello stile di chi dirige il quotidiano, né nello stile di chi lavora qui: Primo Ministro e Governo d’Italia hanno il dovere morale e politico di fare qualcosa, di legiferare, di proteggere con leggi, misure adeguate, educazione e promozione di un cambio culturale profondo le persone LGTB di questo paese così come le persone appartenenti ad ogni minoranza.
Primo Ministro e Governo d’Italia mettano da parte il loro patetico protagonismo da avanspettacolo, mettano da parte parole espressioni come “ferma determinazione”, “ambizione”, “risoluzione” e sposino l’umanità insieme al diritto al benessere materiale e personale dei cittadini di questo paese dove ognuno può crearsi da sé un mondo dove valgono solo le “sue” leggi e le “sue” credenze. E agire di conseguenza, più o meno impunemente.
Capiscano Enrico Letta ed il suo Governo che la loro mancanza d’azione, arriva dopo vent’anni di completa inazione su qualsiasi fronte, che ha trasforato questo paese in un piccolo far west dove ognuno pensa di potersi fare ciò che vuole e in cui giustizia ed azioni da intraprendere contro chi si ritene “fuori dal coro” sono un fatto “personale” e non “culturale”.
Il Primo Ministro che sopravvive non si sa come a sé stesso capisca che le minoranze di questo paese, quella LGTB in particolare, i componenti di queste minoranze, sono in costante pericolo e la smetta di rendersi complice con la sua immobilità di coloro che pensano che si debbano onorare solo i morti, o coloro che non sono ancora nati, disprezzando le giuste istanze di coloro che sono vivi ed ignorandone i diritti.
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