Il presidente pregiudicato che mai ha scatenato guerre, così come recita il mantra dei suoi sostenitori che sono contemporaneamente anche filo-Meloni, prezzolati di vario tipo, presidentini e funzionarietti di fondazioni varie a disposizione per dire la loro su tutti i canali come se contassero, sembra avere trovato il cinquantunesimo stato dell’Unione senza nemmeno scomodarsi ad invadere la Groenlandia.
Sistemata la faccenduola terre rare con la Cina, che ha portato a casa quello che voleva – soldi – Trump non ha avuto nemmeno bisogno di impegnarsi a regolare i conti con l’Iran: c’ha pensato Netanyahu senza scomodare la Casa Bianca. Ufficialmente, infatti, il trumpismo al potere non sapeva nulla degli attacchi, se non pochissime informazioni avute pochi minuti prima, e nessun’arma USA ha partecipato all’attacco. Nessuno spiega perché le portaerei americani si schierino nel mar antistante Israele e pochi si sono soffermati sulle parole (dal sen fuggite) relative agli aiuti che Trump starebbe dando ad Israele per sostenere la guerra che scaturisce dagli attacchi di Netanyahu.
Trump ha ora il fedele vassallo impegnato nella guerra che avrebbero dovuto combattere gli Stati Uniti e che vedrà l’Iran scagliarsi anche contro le basi di USA, Gb e Francia, come già dichiarato. Del resto i veri pacifisti per propaganda la guerra la fanno fare agli altri inneggiando alla pace e facendosi eleggere promettendo pace in 24 ore. E ci sono i tontolini che ci credono.
(14 giugno 2025)
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