di Giovanna Di Rosa
Non basta nemmeno la condanna della famiglia di Ramy Elgaml, il ragazzo di 19 anni morto dopo un inseguimento dei carabinieri a Milano, che “condanna fermamente ogni forma di violenza e vandalismo che si è verificata nelle manifestazioni delle scorse ore” e chiede che “la sua figura non venga strumentalizzata per fini che non hanno nulla a che fare con la nostra richiesta di verità e giustizia per cui abbiamo riposto massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine”.
Se ne fregano questi senza pace e senza vergogna e approfittano di ogni circostanza per scatenare il loro odio attraverso quelle che chiamano proteste, ma sono vandalismi gratuiti, come quelli visti a Bologna, a Milano in maniera minore, e a Roma, oltre ai fatti di Torino dei giorni scorsi. Fatti condannati anche dalla premier Giorgia Meloni. Come se dal governo già non arrivassero sufficienti pulsioni limitatrici di libertà che si danno per acquisite eternamente.
Se ritengono, questi sciagurati, che il loro perpetrare atti dissennati sia la lotta contro un regime sappiamo che il regime sono loro e che si preferisce una democrazia imperfetta dove si lotta tutti i giorni per la giustizia sociale a un delirio violento di gentaglia senza pace e senza una vita, occupata a dare la colpa agli altri e a sfogarsi, come meglio può, contro simboli di altre culture. Mai, non sarà mai detto con troppa enfasi, potrà esserci giustificazione a simili violenze, ferme restando le responsabilità di chi anche tra le forze dell’ordine ha commesso errori. Ma certamente non è assaltando sinagoghe che si risolveranno le questioni di convivenza e le ingiustizie sociali. Al contrario simili azioni accelerano le sempre presenti pulsioni di limitare le libertà di manifestare e le libertà individuali. Ma non ci si aspetta che queste teste calde capiscano.
Ma non gli importa. Non gli importa nemmeno di rispettare le volontà della famiglia di un giovane scomparso che, in nome del proprio dolore e del rispetto per la perdita subita, chiede silenzio e rispetto esprimendo la ferma condanna ad ogni forma di violenza e vandalismo. Per questi soggetti non esiste la volontà della famiglia. Non esistono le parole di pace. Non esiste il buonsenso. Per loro esiste solo un nemico da combattere. persino senza motivo. E se il nemico non c’è se lo inventano ad ogni nuova opportunità possibile. Sono quelli che delirano di libertà e di regimi. Sempre pronti a dare la colpa agli altri.
Le bombe carta però le tirano loro, le sinagoghe le assaltano loro, a dare il via ai tafferugli sono sempre loro. Il loro è neutro. Non si sa chi sono, anche se si sa. Tanto poi è colpa della Polizia e dei governi. Sono senza pace.
(12 gennaio 2025)
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