di Giovanna Di Rosa
La pagina politica delle destre granitiche si sgretola tra minacce di Meloni di portare al voto Salvini per farlo a pezzi (senza farsi soffiare da sotto il naso tutti i seggi che si è fatta sfuggire nelle passate consultazioni), nel più totale disprezzo dei bisogni degli italiani e delle regioni alluvionate in nome delle liti tra bambini cattivi. Meloni l’Innovatrice, da parte sua, inaugura l’Aventino contro se stessa, e rimanda il Consiglio dei Ministri per motivi personali. Persino questo ci tocca vedere.
Dunque niente voto pro-Mes con Salvini che dice tutto e il contrario di tutto sulla questione, e Vittorio Lussana ne scrive sulle nostre pagine, niente nomina del Commissario dell’Emilia-Romagna come spiegava la polpetta avvelenata di Salvini a Bonaccini di qualche giorno fa, niente decisioni, non c’è una parola sul caso Santanchè – non che ce ne freghi granché, cosa volete che sia mai un altro politico che non doveva essere nominato ministro ha questioni ambigue alle spalle che chiarirà, con tutti i problemi che ha l’Italia? – non passano le riforme suggerite da Salvini sui monopattini, assicurazioni, caschi e via salvinando (è sempre quello che non ne voleva sapere, poi ha cambiato idea). Insomma una maggioranza ridicola, non che l’opposizione faccia meno ridere, che dal governo riesce ad essere anche all’opposizione del Governo mentre la presidente del Consiglio si isola sull’Aventino contro se stessa.
(23 giugno 2023)
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