di Giovanna Di Rosa
Toccava finire l’anno coerentemente con i 364 giorni appena passati, così Meloni o delle destre europee e di tutti gli allarmi per un decimale in più, rinnova il suo impegno di oppositrice senza proposte, denunciando la “repressione della libertà” e il “clima di terrore dell’emergenza perenne”.
Coerentemente con le accuse no vax Meloni denuncia, in soldoni, l’incapacità del governo che per dirla con uno che adesso è intubato non ha trovato una soluzione alla pandemia e descrive i “risultati dei provvedimenti che il governo ha preso nei mesi scorsi sono sotto gli occhi di tutti: green pass, super green pass e obblighi vaccinali (imposti senza nemmeno prendersi le responsabilità)” che “non sono serviti in nessun modo a fermare i contagi, che in questi giorni hanno toccato cifre record mai viste prima”. Pare derivarne che se la gente non si è vaccinata, se l’opposizione sempre più a destra grida, se si inviano minacce di morte e se Meloni e Salvini non hanno perso occasione per strizzare l’occhio al mondo negazionista e non vaccinista (oltre che non vaccinato) è colpa del Governo. Poche settimane fa era sempre colpa del Governo, ma particolarmente di Speranza perché la variante che semina inutile terrore oggi tre settimane fa la portavano i migranti ed era così terribile da spingerla a gridare “Bloccare l’immigrazione clandestina“.
Così tra un grido qui, un altro là, Meloni l’autarchica sceglie Facebook, ne ha per tutti, ma non le si potrà dare torto se la scienza confermerà il suo: “Invece di rassicurare la popolazione sull’impatto decisamente più blando di Omicron si continua ad alimentare il clima di terrore dell’emergenza perenne”. Variante che lei definiva, poche settimane fa, pericolosa e portata dai migranti.
Così per ora è obbligatorio rimanere alla straordinaria proposta della “ventilazione al chiuso come arma efficace” che è sempre meglio dei banchi a rotelle che abbiamo già visto e sui quali abbiamo già riso. Va detto che Azzolina è tornata ad insegnare, ma la domanda amletica del 2022 sarà cosa sarà capace di fare di meglio Meloni che non sia già stato fatto peggio dai governi precedenti in cui lei era addirittura ministra.
(31 dicembre 2021)
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