di G.G.
Nella giornata di ieri la Sindaca già delle Funivie, ora Nostra Signora dei Tassisti Furiosi col Saluto Romano contro il PD, ha chiarito definitivamente quale è la sua posizione: non è la Sindaca di tutti i romani, no. Lei è la Sindaca di coloro che le portano voti, anche se stanno creando disagio alla città da diversi giorni e provocano tafferugli e disordini. Lei, che è Nostra Signora di tutte le Compassioni, è stata preveggente: non ha costruito le funivie promesse per non inimicarsi la categoria dei tassisti più arroganti, maleducati e cari d’Europa, che poi si stupiscono se la gente sceglie Uber, perché loro la libera concorrenza non vogliono nemmeno sapere cos’è. Così che abbiamo scoperto come Raggi e Movimento 5 Stelle rappresentino la forza politica a favore delle Caste che a parole raccontano di voler combattere. Quelli contro la cultura che lasciano che i teatri chiudano, che vanno contro i mercatini solidali impedendo la vendita delle caciotte pro-terremotati, quelli che chiedono agli artisti di lavorare gratis per le loro festicciole insultanti, quelli del non va bene niente perché lo hanno fatto gli altri e adesso facciamo come vogliamo noi. Puzza tanto di fascismo.
Puzzava di fascismo lontano un miglio anche la manifestazione col saluto romano inscenata da tassisti, infiltrati di destra, Forza Nuova, Casa Pound ed amichetti dell’estremismo, che (vedere foto in alto), ha dato l’idea di chi siano coloro che la Sindaca Raggi sostiene insieme al vate del Sacro Blog ed all’onnipresente Gianni Alemanno.
Mentre scriviamo va in scena un nuovo sciopero dei mezzi pubblici, con ATAC che non capisce, non parla, non sa, ed i romani ancora una volta in balía di coloro che dovrebbero garantirne i trasporti. I tassisti, proprio oggi che c’è sciopero dei trasporti e due soldi van pur presi, hanno momentaneamente deposto le armi (vedi foto in alto) e speriamo che sia vero. Ora i romani si sveglieranno dal sonno che genera mostri? Non sappiamo. Come predicava un mio amico bisognerebbe svegliarsi prima di andare a votare, perché a svegliarsi dopo son capaci tutti. E, francamente, essere caduti nelle clamorose balle raccontate da Virginia Raggi la Favolosa durante la campagna elettorale non depone a favore di coloro che l’hanno votata. Ma tant’è.
(22 febbraio 2017)
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