Un attacco terroristico nel cuore di Washington, ha visto rimanere uccisi due membri dello staff dell’ambasciata israeliana nella capitale Usa freddati a a colpi d’arma da fuoco, mentre uscivano da un evento organizzato nel museo ebraico.
Il sospettato, subito individuato e arrestato, ha urlato “Palestina libera” dopo il fermo, secondo numerosi media, grido che – qualora confermato – chiarirebbe le motivazioni dell’attentatore, probabilmente legate in qualche modo alla guerra a Gaza. Secondo le prime informazioni l’uomo non avrebbe complici e si sarebbe trattato di un’azione isolata.
L’uomo, riporta Repubblica che cita le parole del capo della polizia metropolitana Pamela Smith in conferenza stampa, era stato visto camminare avanti e indietro vicino all’edificio e ha sparato dopo essersi avvicinato a un gruppo di quattro persone.
Two staff members at the Israeli Embassy in Washington, DC, were killed Wednesday night near the Capital Jewish Museum. The suspect, 30-year-old Elias Rodriguez of Chicago, was detained by security after entering the museum and could be heard chanting “free, free Palestine” while in custody.
— MeidasTouch (@meidastouch.com) 22 maggio 2025 alle ore 06:49
Il fatto, gravissimo per le conseguenze che può portare, apre scenari inimmaginabili, insieme a temerarie e orribili rappresaglie possibili sulla base, per ora, di supposizioni. L’uomo sarebbe stato identificato in tal Elias Rodriguez, 30 anni, proveniente da Chicago.
Breaking News: Two Israeli Embassy staff members were shot and killed outside an event at the Capital Jewish Museum in Washington, government officials said.
— The New York Times (@nytimes.com) 22 maggio 2025 alle ore 06:00
(22 maggio 2025)
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