Dunque quello che successe fu che Trump-Putin si parlarono per due ore. Alla fine dei 120 minuti che dovevano porre fine alla guerra – prima erano 24 ore, ma sfuggirono di mano, ora son diventate due ore, con la benedizione dell’ultima regina cattolica d’Italia – Trump dichiarò sul social che con molta presunzione chiama Truth (verità): “Subito i negoziati per la pace”. Di tono leggerissimamente diverso le dichiarazioni del Cremlino: “Rimuovendo gli ostacoli presenti (leggasi Zelensky, NATO eccetera) una negoziazione è possibile”.
Ora ciò che resta è un Trump che parla di negoziati in Vaticano magari sotto l’auspicio del papa americano che è anche un po’ peruviano e figlio di migranti dunque egli stesso migrante (quanti uomini in un uomo solo, toccherà vedere quale vincerà, anche lì) e forse con l’ausilio della Grande Pontiera si otterranno risultati che voi umani non potete neanche immaginare.
(20 maggio 2025)
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