Dunque Meloni, presidente del Consiglio italiano è stata ufficialmente insignita del titolo di “costruttrice di ponti” tra “gli USA e l’UE” dal vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, il numero due di Trump che si sente già numero uno ma pagherà un prezzo politico inimmaginabile per essere dove si trova in questo momento storico.
Posto che questa mania della costruzione di ponti sta diventando perniciosa per questo paese, c’è da considerare che effettivamente Meloni al centro dei colloqui tra il vice di Trump a Von der Leyen c’era proprio poche ore fa. Dunque effettivamente il ruolo di costruttrice di ponti le sta a pennello, almeno stando a quello che la Giorgia Meloni che abbiamo visto ha detto e fatto. Vedremo cosa le numerose altre Meloni che abbiamo conosciuto, più quelle che ancora non conosciamo, faranno in futuro. Per non parlare dei numerosi altri Trump.
Insomma secondo JD Vance l’Italia c’è. Resta solo da capire dove andrà e con chi. Domande stupide che nemmeno meritano risposta. Se non fosse che il vice di Trump ha scomodato le “divergenze commerciali” che a volte “da amici” separano USA e UE (devono avere dimenticato che ciò che sta venendo fuori e che sia Trump a imporre Meloni e non lei ad essere la nuova wonder woman della costruzione di ponti. E speriamo le vada meglio che a Salvini.
(19 maggio 2025)
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