di Giancarlo Grassi
Parre che un esponente governativo, nel regno oscuro delle gole profonde, abbia riferito del Consiglio dei Ministri fissato per il 1° maggio per varare le leggi contro i poveri mentre ai poveri viene dato il concertone, sottolineando che c’è “chi lavora mentre altri ascoltano musica”. Che la battuta infelice sia vera o no poco importa, sta di fatto che questo governo le cui cifre sono le pochissime capacità e l’arroganza, non perde occasione di sottolineare l’importanza che ha per i suoi componenti l’ergersi al di sopra di qualcuno, di qualcosa insomma del nulla che rappresentano, screditando gli altri.
Così ragiona chi sa di non essere in grado di governare e si limita ad occupare le poltrone legittimamente consegnate dal 44,4% del 66,6% di coloro che sono andati a votare il 25 settembre scorso. Che, fino a prova contraria, non sono tutti gli Italiani.
E’ la libera traduzione del “Non abbiamo bisogno di patenti” meloniano, messo in opera dagli yesmen che compongono il suo partito e che certamente non hanno bisogno di patenti, essendo le loro scarse abilità sotto gli occhi di tutti. Quello di cui hanno bisogno è la buona educazione e il rispetto per gli altri. Ma questa è un’altra storia.
(27 aprile 2023)
©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata