di G.G. #misoginia
Valida dal 1 ottobre al 31 gennaio 2022 la ridicola ordinanza del sindaco leghista di Terni, Leonardo Latini, ha proibito via ordinanza comunale quei comportamenti che, secondo lui, contribuiscono a turbare “il decoro e la vivibilità dei luoghi” cittadini. Tra questi anche il “mostrare nudità“, secondo quanto scrive Il Fatto Quotidiano.
L’ordinanza pre-burka proibisce gonne corte e scollature per contrastare la prostituzione. Ergo le donne che le indossano sarebbero tutte potenzialmente prostitute? L’ordinanza non lo dice e il Sindaco in quota Lega si guarda bene dal dirlo, lui vuole proteggere il decoro della città di Terni e lo fa con un’ordinanza indecorosa.
Per Latini e i fautori dell’ordinanza talebana tipi di abbigliamento considerato ambiguo rientrano tra gli atteggiamenti “diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento“.
L’associazione umbra Terni Valley ha diffuso una nota nella quale stigmatizza che on l’ordinanza si “puniscono le donne e la loro libertà di vestirsi, in linea con un ideale di società antica e patriarcale“; da parte nostra sottolineiamo che le linee guida [sic] sul come le donne devono vestirsi sono tipiche di società misogine di cultura islamista che la Lega ha sempre condannato con ferocia e che ora si trova ad imitare, anche se pro tempore, a conferma che gli esponenti del partito hanno in testa un’idea integralista di società e come obbiettivo, in perfetta linea con il “No” al Ddl Zan, il restringimento progressivo di tutte le libertà individuali.
Toccherà aspettare e vedere se il prossimo passo sia l’obbligo del fazzoletto nero in testa e di gonne lunghe per coprire le caviglie giudicate troppo sexy, prima di passare direttamente al burka.
La prossima ordinanza potrebbe scattare in estate e imporre agli uomini di non indossare calzoncini corti, in modo da non esporre le proprie grazie alle donne di passaggio ed impedire loro, con questo ennesimo esercizio liberticida, di avere turpi pensieri sui maschi che possano portarle a prostitutiva perdizione. Anche questo in nome del decoro, come è nella linea misogino-leghista inaugurata dall’illuminato Sindaco di Terni.
(29 ottobre 2021)
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