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HomeNotizieCome se fosse una cosa seriaIl discorso inesistente del ministro dell'Interno virtuale

Il discorso inesistente del ministro dell’Interno virtuale

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di Daniele Santi #Politica twitter@gaiaitaliacom #discorsi

 

 

Mentre il presidente Mattarella solcava le alte vette della moralità che sa quel che dice e come si vive, la volgarità e la pochezza del ministro dell’Interno virtuale si preparava al contro-discorso [sic] da un albergo di Bormio (a spese di chi? del contribuente? con risorse personali del Sig. Ministro? quanto ha speso?) dal quale vomitava rabbia e bacetti contro nemici e non meglio identificati italiani spandendo entrambi da una città all’altra.

Così mentre Mattarella parlava dell’importanza delle forze armate de delle loro divise, invitando implicitamente il Sig. Ministro a smetterla di giocherellare coi simboli e poi farsi fotografare con gli Ultrà condannati, il ministro dell’Interno pro-tempore iniziava una lunga lista di saluti: “…a Raffaella, Patrizia, Umberto, Elena” chiedeva di firmare i messaggi che gli sarebbero arrivati “perché quelli su ciclostile sono di una tristezza” e quindi risalutava i suoi fan presumibilmente genuflessi in adorazione di fronte al loro smartphone e alla diretta Facebook. Erano “Sara dalla Valcamonica, Luca dalla Liguria” e poi “Rosario, Raffaella, Gabriele dal Veneto”. In tanto tripudio salutatorio riusciva a citare Walt Disney “se puoi sognarlo, puoi farlo” e a parlare di immigrazione: “Abbiamo tagliato il business, le porcherie, il magna magna” dimenticandosi che il vero magna magna è quello del suo partito che spalma la restituzione di 49milioni di euro in quasi 80 anni, si vergogni il Sig. Ministro; e quindi era il momento dell’invettiva contro l’Europa. Quella delle “élite, della finanza, delle lobby, dell’immigrazione incontrollata” e noi abbiamo avuto l’impressione che parlasse della Banca della Lega, di Radio Padania e della Bossi-Fini che ha buchi da tutte le parti…

Così non ci siamo permessi di andare oltre ed abbiamo chiuso il collegamento con la diretta del Sig. Ministro dall’albergo in cui si trovava per passare le feste. Noi che, come tanti, ascoltiamo questa classe politica vergognosa e svergognata e i loro rappresentanti vendere giustizia sociale e farsi le vacanze con gli stipendi pagati anche coi nostri. Senza che nemmeno ci dicano quanto spendono.

E mentre i loro datori di lavoro (noi tutti!) ce ne stiamo a casa perché la vacanza non ce la possiamo permettere.

 





 

(2 gennaio 2018)

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