di Il Capo
Non è certo, non è sicuro, non si sa, ma c’è l’intenzione – ed è già inquietudine quella che serpeggia – da parte di Lele Mora di costituire un nuovo movimento politico una volta scontate le sue pendenze con la giustizia, (cosucce da nulla: arresto per bancarotta insieme a diverse condanne subite tra le quali quella a sei anni nel processo Ruby bis, condanne che l’ex agente dei vip – quanto ce piace ‘o potere – sta scontando in affidamento in prova ai servizi sociali) che, come a diversi altri che guai con la giustizia hanno avuto o temevano di avere, sono stati folgorati dall’agone politico per ristabilire i rapporti con la giustizia ritendo di avere subito un’ingiustizia. Cosa c’è di più appetitoso di un movimento politico di successo che rimedia – non importa come – al tuo odio per lo stato che ti ha condannato? Come insegna Beppe Grillo al peggio non c’è mai fine così che coloro che odiavano Craxi ed han votato Berlusconi, che odiavano Berlusconi ed han votato Grillo, ora hanno già l’alternativa pronta. Certo occorrerà ancora qualche anno perché il leader in pectore del nuovo movimento politico (“Ho già tutto pronto”, ha detto Lele Mora alle Iene subito ripreso da quei mattacchioni di Repubblica) è ancora impegnato con la raccolta delle verdure e con la vendita dei vestiti per Don Mazzi, e ne avrà ancora per un po’. Dunque verrà il tempo in cui la fin troppo affollata destra italiana, proprio come se avesse bisogno di altri gruppuscoli senza arte né parte, potrà contare sull’aguusta presenza del buon Lele Mora (lo vediamo in tutta la sua semplicità nella foto in alto, ai tempi del suo regno), che forse farà politica meglio di quanto non articoli i tempi verbali (ma i dubbi sono giustificati). Siam quasi tentati di suggerire a Fabrizio Corona di imitarlo.
(1 novembre 2016)
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