Per ora abbiamo a bilancio una legge per punire i pericolosissimi rave con tanto di decreto in quattro e quattr’otto, rivisto in un secondo tempo perché si configurava il rischio di proibire – per sbaglio, cos’avete capito – persino le manifestazioni di protesta e registriamo un’inspiegabile incaponimento del ministro Nordio, riportato da Meloni sulla terra, sull’abolizione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Essendo noto che chi appoggia esternamente le mafie se lo è tatuato in fronte perché tutti lo sappiamo, il reato è giustificatamente in lista per essere abrogato essendo, al contrario dei pericolosissimi rave che sono stati giustamente proibiti – ché vai a proibire le mafie a vedere se ti obbediscono.
Dunque toccherà prendere atto che per queste destre, per il Governo meloni tutto d’un pezzo che non deve chiedere mai e che va a Tunisi a fare quello che Minniti ha fatto in Libia (in ultima analisi dare soldi con cui i dittatori di quei luoghi faranno ciò che vogliono), i rave sono più pericolosi delle mafie? Speriamo di no, anche perché gli anniversari passano e per dodici mesi ci si è tolti il dente, ma crediamo sia giusto, grazie al portale Diritto.it, rinfrescare la memoria sulla questione concorso esterno.
In base all’art. 416-bis c.p. “chiunque fa parte di un’associazione di tipo mafioso formata da tre o più persone, è punito con la reclusione da dieci a quindici anni.
Coloro che promuovono, dirigono o autorizzano l’associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da dodici a diciotto anni.
L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri, ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a sé o ad altri in occasione di consultazioni elettorali.
Se l’associazione è armata si applica la pena della reclusione da dodici a venti anni nei casi previsti dal primo comma e da quindici a ventisei anni nei casi previsti dal secondo comma.
L’associazione si considera armata quando i partecipanti hanno la disponibilità, per il conseguimento della finalità dell’associazione, di armi o materie esplodenti, anche se occultate o tenute in luogo di deposito.
Se le attività economiche di cui gli associati intendono assumere o mantenere il controllo sono finanziate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto, o il profitto di delitti, le pene stabilite nei commi precedenti sono aumentate da un terzo alla metà.
Nei confronti del condannato è sempre obbligatoria la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono il prezzo, il prodotto, il profitto o che ne costituiscono l’impiego.
Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alla camorra, alla ‘ndrangheta e alle altre associazioni, comunque localmente denominate anche straniere, che valendosi della forza intimidatrice del vincolo associativo perseguono scopi corrispondenti a quelli delle associazioni di tipo mafioso”.
Continua Diritto.it chiarendo che il reato di associazione mafiosa rappresenta un’ipotesi di reato plurisoggettivo proprio, giacché l’art. 416-bis c.p. non solo richiede il necessario concorso di plurimi soggetti ai fini della sua integrazione, ma altresì prevede che tali soggetti siano tutti sottoposti a incriminazione.
Si tratta di un “reato accordo” in quanto la fattispecie risulta integrata per il solo fatto dell’associazione in sé, a prescindere dalla effettiva realizzazione dei reati per cui l’associazione si è costituita.
Ad ogni modo, affinché possa dirsi integrato il reato di associazione mafiosa è necessario che un soggetto entri a far parte in maniera stabile di una compagine organizzata al fine di attuare un programma criminoso, assumendo all’interno della stessa un certo ruolo. Questo tipo di associazione a delinquere si connota per l’utilizzo del metodo mafioso come strumento per realizzare i fini ultimi dell’associazione descritti dall’articolo 416-bis c.p..
A maggior ragione, dopo essersi informati appena un po’, ci si chiede cosa spinga a tanto accanimento contro i rave o le Ong e non si perda tempo necessario a trovare la quadra su ciò che conta sul serio. Certo si potrebbe insinuare ad essere proprio cattivi, che a furia di occuparsi di cose essenziali poi non rimane tempo per le inezie. Boccaloni…
(19 luglio 2023)
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