Considerata come “la madre di tutte le varietà” quest’uva a bacca rossa di origine spagnola ma molto diffusa in Francia non passa mai di moda per via della sua freschezza, della sua leggiadra espressione fruttata e della sua reputazione. Analizziamo i punti di forza che rendono l’uva Grenache una varietà amata ovunque.
Anche se è più famoso con il nome di Grenache, la Garnacha è un vitigno spagnolo, originario della regione di Aragona, ed è dunque uno dei grandi protagonisti dei vini iberici. L’appellativo di “madre di tutte le varietà” sembra sia legato alla sua capacità di adattarsi a qualsiasi territorio, per quanto povero e arido possa essere. È per questo che oggi la Grenache è l’uva rossa più coltivata al mondo. Il suo territorio d’elezione è la Francia, in regioni come il Roussillon o la Valle del Rodano, dove ama abbinarsi al pregiato Syrah per ammorbidirne i tannini e dare origine a vini sublimi ed equilibrati come il celebre Chateauneuf du Pape. In Italia è conosciuta con il nome di Cannonau ed è quindi una delle uve simbolo della Sardegna, ma è presente anche nel Nuovo Mondo, in diverse zone dell’Australia, dell’Africa e degli Stati Uniti.
L’uva Grenache rossa dà vita a vini con aromi di prugne, cioccolato e macchia mediterranea, a volte con un’elevata gradazione alcolica. Con questo vitigno si possono produrre sia vini rossi secchi, che rosati e vini dolci. L’elevato contenuto zuccherino della Garnacha ne consente infatti l’utilizzo per la produzione di vini fortificati, dalla Francia all’Australia, passando per la Spagna. Un esempio sono i vins doux naturels (vini naturalmente dolci) prodotti in Roussillon e Banyuls, in Francia, quelli generosi in stile Porto dell’Australia, o i particolari vini spagnoli rancidi ottenuti lasciando macerare il vino all’aperto, in damigiane di vetro o botti di legno, per diversi anni fino a quando acquista sapori di uva passa. Un’interessante panoramica dei vini Grenache prodotti in diversi paesi e stili viene offerta dell’enoteca nostrana Svino.it.
Il vitigno Grenache è popolare nel Rodano meridionale sin dal XVII secolo, quando veniva utilizzato come uva da taglio per conferire ai vini della Borgogna ulteriore corpo e alcol. Con la sua buccia sottile e i grappoli stretti quest’uva si è adattata alla perfezione ai terreni caldi, asciutti, sabbiosi e sassosi della denominazione Chateauneuf du Pape, dove il vento maestrale spira forte e contribuisce allo sviluppo delle uve. In Spagna, l’uva Garnacha rossa è caratteristica di denominazioni di origine come Campo de Borja, Rioja, Méntrida, o Calatayud in Aragona, dove si trova gran parte dei vitigni più antichi che hanno oltre 100 anni di età. Esiste anche la varietà Garnacha bianca che, da parte sua, ha trovato il proprio terreno d’elezione nella regione di Terra Alta in Catalogna ed in Navarra, dove riesce a mantenere intatta tutta la propria freschezza aromatica anche quando viene impiegata nella vinificazione di vini rosati.
L’importanza della Grenache per l’enologia mondiale è indubbia. È per questo che dal 2012 il concorso mondiale “Grenaches du Monde” premia i migliori vini prodotti con questa varietà e provenienti da ogni angolo del mondo. Il Grenache è anche uno dei vini più versatili da abbinare al cibo. Grazie al suo carattere speziato, agli aromi di frutti rossi ed alla miriade di diversi livelli di profondità e consistenze, il vino Grenache funziona bene con una vasta gamma di cibi tra cui carni alla griglia, in umido e brasate come manzo, vitello, maiale, pollo e naturalmente selvaggina. È un buon abbinamento anche per le varianti meno piccanti dei piatti tipici della cucina asiatica.
(23 maggio 2023)
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