di Redazione, #Politica
Una dote ai 18enni del paese che verrà finanziata con una percentuale sulla tassa di successione da chiedersi “all’1% più ricco del paese”, sempre generoso come è noto anche al PD, così generoso da crearsi persino partito di plastica a tutela dei propri interessi, per dare un “aiuto concreto per studi, lavoro, casa”.
Lo ha detto il segretario del Partito Democratico Enrico Letta intervistato per il Corriere da Massimo Gramellini e la dichiarazione è rilanciata dallo stesso letta, che è sempre melius abundare cuam deficere dal suo profio Twitter.
Su @7Corriere lancio proposta di #dote per i #diciottenni. Per la generazione più in crisi un aiuto concreto per studi, lavoro, casa. Per essere seri va finanziata non a debito (lo ripagherebbero loro) ma chiedendo all’1% più ricco del paese di pagarla con la tassa di successione
— Enrico Letta (@EnricoLetta) May 20, 2021
La proposta non ci sembra una di quelle che vinceranno l’Oscar della popolarità nemmeno all’interno dello stesso PD, mentre più intelligente – ma meno strombazzata – ci pare quella di garantire “un accesso ai mutui-abitazione anche per chi non ha genitori in grado di fornire garanzie”. Letta si posiziona come buon padre di famiglia, dichiarando a Gramellini di avere il “sogno è trattenere i ragazzi italiani in Italia, senza però farli restare in casa con mamma e papà fino a trent’anni”.
La domanda successiva sarebbe, “perché mai” i giovani italiani dovrebbero rimanere in Italia che è una gerontocrazia in mano ad una oligarchia senile di conservatori sempre meno democratici e sempre più a destra. Resta il mistero sul “come” verrà distribuita quella “percentuale”, ammesso che dopodomani non si siano già dimenticati tutti della straordinaria proposta di Letta.
(20 maggio 2021)
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