di Monica Maggi #IlPredicozzo twitter@gaiaitaliacom #Politica
Un agnello quest’anno dovevamo comunque averlo. Ma non si tratta di quello classico, bianco tenero e pelo setto che, per fortuna, stavolta verrà trucidato in numero minore (molti rispetteranno comunque la cosiddetta “tradizione” con l’abbacchio a tutto spiano e in tutte le salse). Piuttosto ha un nome e cognome. Si chiama Giuseppe Conte ed è il nostro Presidente del Consiglio.
Mi astengo da valutazioni politiche, ma resto fedelmente vicina solo ad una riflessione umana. Quest’uomo, che dall’11 marzo ha cominciato a dosare lentamente la nostra reclusione e il nazionale lockdown, si è caricato di un peso non da poco. Sicuramente non sono solo decisioni sue, ma altrettanto sicuramente lui diventa il portavoce ufficiale di regole, restringimenti, provvedimenti e altro ancora. Ha scelto poi di farlo dall’unica finestra che ci è rimasta aperta sul mondo: la televisione. Che insieme ai social (altro strumento furbamente usato da Conte) regala un effetto moltiplicato di “cosa succede nel mondo”. Cosa di cui abbiamo spasmodicamente bisogno, ora.
E’ dalla tv e dai social che riceviamo infatti tutto il cibo di cui abbiamo bisogno. E quanto ne abbiamo bisogno…
Per questo l’uscita molto forte di ieri sera sulle dichiarazioni di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni (“stavolta farò nomi e cognomi”) a proposito del Mes (Il Meccanismo europeo di stabilità [MES], detto anche Fondo salva-Stati) ci sta sorprendendo e non poco. Ce l’ha fatta, ha parlato, ha detto, ha nominato. Con voce rotta e stanca, Conte ha preso una posizione.
Posizione per cui lo stanno criticando. Ha iniziato subito dopo Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, dai microfoni di Otto e mezzo (trasmissione de La7 condotta da Lilli Gruber), dicendo che è giusto aspettarsi che l’opposizione faccia opposizione. Lo sta criticando anche il signor Enrico Mentana (a cui vorrei ricordare la sua presenza critica e interessante a Propaganda Live) che parla di uso improprio della tv di Stato.
Ora sono da precisare alcuni dati fondamentali:
- il Mes è stato varato nel 2011, periodo del Governo Berlusconi. Ma ora Salvini e Meloni si chiamano fuori: “Noi contro dal 2012”. Peccato che ad approvarlo nel 2011 fu il governo con la Lega e Meloni ministra;
- l’opposizione DEVE fare opposizione ma non dire bugie, falsità e altro simile;
- noi italiani non siamo scemi. Siamo intorpiditi, stanchi, insofferenti, sfiancati, pazienti. Ma scemi no.
Auguri di Buona Pasqua, e mi raccomando…..restate a casa.
(11 aprile 2020)
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