di Redazione #Genova twitter@genovanewsgaia #pentaleghismo
L’aurea regola è che più gridano di essere differenti, che non faranno ciò che hanno fatto gli odiati nemici, meno sono da ascoltare, perché alla resa dei conti saranno come gli altri e fors’anche peggio. Il caso è dei più divertenti: c’è un ministro grillino al governo, il ministro grillino della cultura Bonisoli che nomina il grillino Pirondini nel consiglio della Fondazione del Teatro Carlo Felice.
Pirondini, oltre a essere maestro di viola e collaboratore a più riprese dell’orchestra del Teatro Carlo Felice, è il candidato grillino trombato alle elezioni che hanno visto la vittoria di Bucci, ed era subentrato alla candidata Cassimatis dei venti voti popolari, contro i diciassette del secondo arrivato, che Grillo volle far fuori a tutti i costi e che venne poi riammessa all’agone elettorale dal tribunale che aveva poi archiviato un’altra querela di Cassimatis contro Grillo.
Pirondini è così allo stesso tempo maestro di viola, consigliere della Fondazione del Teatro e consigliere di opposizione al Comune di Genova: riuscite ad immaginare se la stessa scelta fosse stata fatta a favore di uno dei loro da Forza Italia, dal PD o da un altro partito dell’arco costituzionale? Sarebbe cascato il mondo. Si chiama doppiogiochismo e fa schifo. Non a caso è la carta d’identità del M5S.
Furioso il governatore Toti che dà sfogo alla sua rabbia con un post su Facebook.
(26 luglio 2019)
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