di Il Capo
Non va giù al dio della cultura e dell’informazione che il referendum vada avanti nonostante lui. Non gli va giù che l’Italia vada avanti nonostante lui ,la veda andare indietro. E’ un po’ come la fatidica domanda su Greta Garbo di Corrado Costa: “Se Greta Garbo guarda un film di Greta Garbo lo vede scorrere avanti o andare all’indietro?”… Pare proprio una questione di coscienza di sé.
Non bisogna infierire sulla coscienza di sé del giornalista che è anche dio e papa e patriarca di tutte le Russie, bisogna denunciarne il dsprezzo verso tutto ciò che lui non approva: dopo l’invito maschilista a parlare di cellulite rivolto alla ministra Boschi ora è il turno della Colfidiretti, alla quale invia un titolo che trasforma l’ironia in disprezzo, e lo utilizza come mezzo per colpire, novità della novità, di nuovo Maria Elena Boschi ed il presidente del Consiglio Renzi. Il titolo del nuovo versetto travagliano è emblematico: “Il Sì e le 100 mila firme strappate all’agricoltura”. Nell’ottica gomblottista dell’uomo che possiede tutte le verità e le racconta benissimo, non esiste l’appoggiare una riforma perché la si trova positiva: esiste soltanto il farsi “strappare” in nome chissà di quali privilegi futuri, centomila firme dal Gatto e la Volpe che non possono essere, of course, che Boschi e Renzi.
Dunque le (abbondanti) 500mila firme che il Pd ha consegnato per il referendum sulla riforma costituzionale, sono frutto di chissà quale oscuro inciucio tra Coldiretti e l’odiato duo Renzi/Boschi e non di una consapevole scelta della confederazione. Insomma il teorema del povero Travaglio secondo la quale saremmo vittime della peggiore delle dittature continua, la sua dietrologia gomblottista mirata alla vendita di copie ed al suo personale successo pure, così che proponiamo ai nostri lettori un crowdfunding (anche se, considerando i cachet percepiti dal buon Travaglio per le sue serate teatrali, potrebbe provvedere da sé) per spedirlo, il nostro eroe, a passare qualche settimana in una delle numerose dittature dove le dittature sono dittature sul serio, affinché si renda conto che in paesi come, ad esempio, il Marocco, rivolgersi a Mohammed VI come il dio del giornalismo travaglico è solito rivolgersi a Boschi e a Renzi, costa diversi mesi di prigione. Poi ci sono altre patrie della libera espressione giornalistica come Turchia, Iran, Russia, Thailandia o il Venezuela di Maduro, dove riteniamo che il nostro eroe potrebbe trovare tante risposte alle sue gomblottistiche domande…
(14 luglio 2016)
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