di Il Capo
Ciò che i Cittadini stanno facendo è riscrivere profondamente la cultura italiana, c’è davvero da esserne fieri: neologismi, aforismi, schifismi, come l’ultima battuta targata naturalmente Alessandro Di Battista. L’uomo che si prende a schiaffi ogni volta che apre bocca è riuscito ieri sera a far piangere dal ridere quel 5% di poveracci che continuano a sfidare la grillinizzazione del La7, quando si è rivolto al suo interlocutore dicendogli “Lei non mi interrompi ed io non la interrompo”. Un lapsus? No, una conferma. E dal pubblico-cavia una cascata di risate divertite, alle quali (ma era colpa del ritorno dell’auricolare) lui non ha prestato la pur minima attenzione. Il grande locutore Di Battista, l’ometto che si scherniva di fronte a Lilli Gruber che gli chiedeva se potrebbe essere Ministro degli Esteri e riusciva a parlare della “Arabia Saudita delle rinnovabili” con la stessa nonchalance con la quale diceva che bisogna comprendere i terroristi.
L’uomo che parla di tutto fuorché delle cose di cui dovrebbe parlare aveva dalla sua la stanchezza. Era stato prima da Gruber e poi di nuovo in diretta al programma del lunedì de La7. Un tour de force che francamente non giustifica le battute sul presenzialismo televisivo di Renzi che i suoi compagni di disavventura a 5 Stelle utilizzano questa sera per inveire contro il presidente del Consiglio.
(19 aprile 2016)
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