di Giovanna di Rosa
Del resto dove trovano il tempo per governare decentemente se sono così impegnati a far fuori i dissidenti? Gli epuratori di professione che una volta è per non avere restituito ciò che dovevano (sapevate che presto si terranno tutto e destineranno più o meno quanto gli pare a feste del M5S o a loro meet up personali?), una volta perché un sindaco fa fuori due assessori, una volta fanno fuori il Sindaco perché non prono ai diarchi, insomma tutto un buttafuori che c’è sempre una vetrinista disoccupata pronta da mandare in Parlamento con uno stipendio che manco se lo sognava e se poi di politica non capisce un accidente è lo stesso, sono pronti ad impallinare anche il Sindaco di Gela, Messinese. Perché per il M5S della premiata ditta Grillo & Casaleggio non conta la politica, conta il potere.
Scrive l’Huffington Post che la principale accusa rivolta a Messinese è di aver tenuto una linea filo-Eni. “Messinese – ha spiegato la presidente della Commissione Ambiente Virginia Farruggia – ha tenuto una linea contraria ai principi del movimento che non prevede alcuna trattativa: l’azienda deve garantire il futuro dei lavoratori dopo aver devastato questo territorio”. Ma non è tutto. Il sindaco di Gela è sul banco degli imputati anche per le 27 deleghe assegnate al suo vice, Simone Siciliano, esterno alla galassia M5S, e per non essersi ridotto l’indennità. I suoi detrattori gli contestano anche le cento missioni istituzionali compiute in soli cinque mesi di mandato.
Non corrisponde, pare, ai paletti voluti dai Diarchi il comportamento de Sindaco Messinese. E tocca buttarlo fuori. Perché loro, i Cittadini a 5 Stelle, gli unici degni di essere ascoltati, gli unici degni di essere giudicanti, rappresentanti dell’Insultatore di professione, del violento da social, del mistificatore da bar, non conoscono l’arte del cambiare le cose da dentro. Loro non conoscono trattativa e ritengono che il non trattare costituisca la loro forza. Sono la roccaforte dell’integralismo e del noi no perché siamo migliori di voi. E messinese che dichiara: “Ho chiesto al sottosegretario Davide Faraone di incontrare Matteo Renzi, che mente quando dice che a Gela i problemi sono risolti, perché ho una responsabilità come sindaco e siamo in una situazione in cui la fame si tocca con le mani”, non è uno che cerca di risolvere i problemi è un colluso con i maledetti al potere che va buttato fuori a calci.
Così va nel mondo dei Cittadini a 5 Stelle migliori di tutti gli altri. Non c’è spazio per la contaminazione. Quelli che contestavano la Casta si sono eletti a Casta di Intollabili e Indiscutibili. Così vanno le cose nel regno dei Diarchi.
(30 dicembre 2015)
©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata