di Gisella Calabrese twitter@giscal77
Non tutte le ciambelle riescono col buco, nemmeno se a farle è Raffaella Carrà in persona. Mi spiace per lei, icona del varietà italiano esportato all’estero. Quando la vedo provo un sincero affetto, mi fa sentire come a casa, probabilmente perché lei “ha abitato” in casa mia per molti anni. Ero bambina ma ricordo che non c’era un giorno senza la Raffa in tv. Una donna tenace, professionale, simpatica che non si è mai demoralizzata, nemmeno quando in Italia non c’era più posto per nostra signora della tv. Non si è data per vinta e si è reinventata in un’altra nazione, molto simile alla nostra, forse perché in quel modo si sentiva un tantino a casa, anche se era lontano dei chilometri.
La curiosità per Forte Forte Forte, il programma interamente pensato da lei e realizzato col compagno storico Sergio Japino, era così tanta che forse proprio per questo la delusione è stata ancora più bruciante. Un semi talent ricettacolo di ragazzi più o meno giovani riciclati da altri talent, programmi e amarezze varie. A poco è servito il tempo per darle il beneficio del dubbio e ieri sera, alla terza puntata, ne abbiamo avuto tutti la conferma. Concorrenti da Tvoi, Amici, The Apprentice, Sanremo e sagre della porchetta varie sono i protagonisti, loro malgrado, di un programma pensato male e realizzato ancora peggio. Di cento aspiranti showman e showgirl che si sono presentati, alla fine ne hanno scelti 14, ma il risultato non è cambiato, perché in realtà non si salva proprio nessuno.
Se lo scopo del programma era quello di trovare ragazzi caricaturizzati, esagerati, grotteschi, inespressivi, incapaci e senza talento allora la Raffa nazionale ci ha preso in pieno. Monologhi che avrebbero dovuto essere divertenti ma che erano pietosi, sensualità spicciola messa a tavola (grazie Asia per averlo detto), stecche clamorose e dubbio gusto hanno caratterizzato i partecipanti che, come risultato, sono apparsi finti come i capelli di Berlusconi. Non c’è un briciolo di verità artistica, di emozione né di umiltà in questi dilettanti allo sbaraglio. Era molto meglio la Corrida, almeno lì erano onesti, non pretendevano di essere la nuova Liza Minnelli o il nuovo Billy Cristal.
Che poi, diciamoci la verità, Raffa: ma che bisogno c’era di creare un programma per scovare il nuovo Fiorello o la nuova te? Fiore, grazie al cielo, gode di ottima salute, è nel pieno della sua gloria, ha raggiunto una credibilità professionale ormai riconosciuta da tutti ed è ancora giovane, non è mica andato in pensione. E nemmeno tu, cara Raffaella, che alla tua età over 70 sembri persino più teen di tante ragazzine, piena di energia e di grinta. Quindi perché? E soprattutto, come è possibile che in quindici autori abbiate partorito una simile, costosissima schifezza? Non me ne capacito.
Il programma è talmente slegato e risibile in tutte le sue parti che meriterebbe una nota a latere sul dizionario alla voce “Flop”. Le audizione lente, noiose e talvolta irritanti. I giudici poi, non ne parliamo. A parte Asia Argento che personalmente mi piace molto e mi sta simpatica, e che è l’unica a dire qualcosa di sensato, il resto è pioggia che scende leggera. Cortes resta un gran bel figo nonostante qualche chiletto in più ma è autorevole nel Flamenco, cosa c’entra con essere uno showman? Senza contare le difficoltà nell’esprimersi in una lingua che non è la sua. E quell’altro, Philip qualche cosa, uno stilista tedesco (già per me è un ossimoro) che si presenta con t-shirt e non riesce ad infilare due parole in italiano? E io dovrei prendere lezione di stile da quello lì, mai sentito prima? E Raffa, la nostra amata, risulta stucchevole e non credibile col suo buonismo eccessivo che fa alzare la glicemia.
Proprio in relazione agli ascolti sempre più deludenti di settimana in settimana (in tre puntate ha perso un milione e mezzo di telespettatori), ho letto che Raffaella ha incolpato i due giudici maschi per questi scarsi risultati ma, permettetemi la domanda: Non li aveva scelti proprio lei? Chi è causa del suo mal… e poi è troppo facile scaricare la responsabilità di tutto solo su di loro, il problema è altrove.
Il fondo però lo abbiamo toccato ieri sera, con quella che doveva essere l’entrata nel vivo della competizione. Esibizione di gruppo cantata rigorosamente in playback (non riuscivo a crederci) e quelle successive, in coppia e singole, a dir poco orrende. La puntata era registrata, ma almeno nella seconda parte le voci erano dal vivo… forse però sarebbe stato opportuno soprassedere. Stecche inimmaginabili, movimenti da tarantolati e pose volgarotte di alcune concorrenti sono stati il trash più assoluto.
Non paghi di ciò, gli autori sono riusciti a rendere noiosa persino l’eliminazione dei concorrenti che, poveretti, devono leggere da soli, su uno schermo e a voce alta, se vengono graziati o devono lasciare questo obbrobrio e poi, per giunta, cantare con la delusione in gola augurando fortuna agli altri che invece sono rimasti e che – di contro – li accarezzano e li baciano mentre quei poveracci stanno lì, in piedi, con una faccia che parla da sola (immagino le imprecazioni nella loro testa).
E io che credevo non ci fosse nulla di peggio di quel coro parrocchiale che sembrava il sacrificio umano di una setta, in cui la Carrà toccava la spalla degli eliminati, con un’ipocrisia e una pantomima imbarazzante degna del peggior film di serie zeta. Il momento più basso di tutta la storia televisiva italiana. Raffa, ma che mi combini? Milioni di euro per questa pagliacciata?
Al di là dei gusti, Forte Forte Forte è oggettivamente un programma orrendo, fatto male, montato male, concepito male, che giova con la pelle di ragazzi che davvero credono di giocarsi l’occasione della loro vita. Ieri sera li guardavo inorridita, incapace di cambiare canale, come quando vedi un incidente e non riesci a distogliere lo sguardo, e mi facevano una gran pena. Sputtanarsi così, in tv, senza pudore e senza speranza, come se questo talent fosse la loro ultima spiaggia (e senz’altro lo è). Il vincitore dovrebbe avere un contratto con mamma Rai, ma il condizionale è d’obbligo perché dopo la discesa negli inferi della puntata che non ha raggiunto nemmeno i 3 milioni di telespettatori, palesemente in caduta libera, sarebbe opportuno che venisse sospeso. Soprattutto per mantenere la dignità di anni di carriera e salvare il palinsesto con qualcosa di più gradevole. Almeno per dare un senso al canone Rai che già di per sé riceve le più disparate maledizioni.
In conclusione, l’unica cosa Forte Forte Forte di questo programma è la risata di Lorella Cuccarini, silurata poco prima dell’inizio perché sostituita dalla Argento. La Raffa ci fece una figuraccia e la più amata degli italiani si era rosa il fegato per settimane. Ecco, ora quella risata la sento fino a qui, mentre la Cuccarini ringrazia tutti i santi in paradiso per essersi salvata da questo aborto televisivo con un flute di champagne in mano. Lorella, brindo a te. Alla tua salute.
Cordialmente vostra.
(1 febbraio 2015)
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