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Von der Leyen durissima contro le “ingerenze straniere nella nostra informazione”

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Un certo ecumenismo espresso spaziando dall’inglese al francese, passando per il tedesco, lingua madre della candidata alla seconda presidenza europea Von der Leyen, il cui discorso chiede il secondo mandato e spazia dagli attacchi di Russia e Cina mirati a destabilizzare l’Unione e si sofferma, con inaspettata forza, sull’inaccettabilità della situazione a Gaza senza nominare Israele.

Parla di delinquenti globali, Von der Leyen, malware, AI, mafie, paesi canaglia, parla di pace e di Unione Europea come argine democratico – non avvertiamo urgenza militare, anche perché le decisioni sono già state prese. Mette l’accento sull’informazione la presidente Von der Leyen, e sulla necessità di arginare le “ingerenze straniere nella nostra informazione”, oltre che su un maggiore e più deciso sostegno “all’informazione indipendente”. Apre, nemmeno troppo timidamente, a quel Green Deal che nessuno sa cos’è ma sul quale tutti contano. Per il voto di oggi e per il futuro possibile.

Poi gli interventi. Particolarmente forte quello della Spagna contro quelle destre che vogliono “Finirla” con l’UE e con Bruxelles. la “Socialdemocrazia è una forza imprescindibile”, e offre il sostegno ma “senza rinunciare alla pace sociale e alla dignità dei lavoratori” e con “pilastri sociali forti” che “non si rassegna alla guerra” ed “esporti il suo ideale di pace” sostenendo “lo stato palestinese”.

Parla Bardella ed esordisce scagliandosi contro “l’ecologia punitiva” e parlando di “protezione alle frontiere”. Poi Fratelli d’Italia fa propaganda al suo partito. Anche al Parlamento europeo. Perché il capo ha deciso di non decidere, fino ad ora. E mentre parla la delegata di Renew Europe qualcuno ha una crisi isterica e grida incongruenze. E’ l’eurodeputata del partito di ultradestra rumeno Sos Romania, Diana Iovanovici-Sosoaca, che preda di una probabile crisi mistica incontrollabile, indossandro una museruola, brandendo due icone e al grido di “Noi crediamo in dio” ha interrotto più volte il discorso della leader liberale Valerie Hayer. Metsola la espelle dall’aula.
Gran brutta compagnia il mal di pancia.

Poi nella replica Von der Leyen cita David Sassoli: “La speranza siamo noi”.

Fine della cronaca. Alle 13 il voto.

 

 

(18 luglio 2024)

©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 



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