Uno studio Enea – Università di Roma Tor Vergata ha evidenziato una forte affinità tra il particolato atmosferico (Pm2.5) e la proteina Spike del virus Sars-Cov-2 responsabile del Covid. Lo scrive l’Adnkronos.
I risultati della ricerca, continua l’agenzia, descrivono l’interazione tra le polveri sottili e il virus e sono stati ottenuti attraverso simulazioni di dinamica molecolare eseguite con un supercalcolatore, il Cresco6, e sono stati pubblicati dalla rivista online Science of The Total Environment.
Lo studio è partito dalla verifica e dimostrazione della presenza del genoma del virus responsabile del Covid-19 su almeno il 50% dei campioni di filtri per il Pm2.5 raccolti nella città di Bologna nell’inverno del 2021 e i risultati potrebbero dimostrarsi “utile per contrastare o controllare la diffusione di future malattie trasmesse per via aerea in regioni altamente inquinate e fornire informazioni utili per elaborare piani di controllo dell’inquinamento dell’aria”. Lo spiega Caterina Arcangeli, ricercatrice Enea del Laboratorio Salute e Ambiente e coautrice dello studio insieme ai colleghi Barbara Benassi, Massimo Santoro e Milena Stracquadanio e ai ricercatori del Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata Alice Romeo, Federico Iacovelli e Mattia Falconi.
(10 dicembre 2023)
©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata