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“Stiamo tutti aspettando la Fase 2, ma la decisione del Governo di utilizzare l’App ‘Immuni’ per tracciare le persone in vista della riapertura, ha molti aspetti che ancora devono essere chiariti, non solo dal punto di vista della tutela della privacy dei cittadini, ma anche degli assetti societari della ditta aggiudicataria dell’appalto. Tra gli azionisti potrebbe esserci, infatti, un fondo di investimento orientale di cui non si conoscono i legami con il governo cinese”. Lo scrive in un comunicato stampa giunto in redazione il senatore parmigiano della Lega Maurizio Campari, che con la collaborazione di un imprenditore della provincia di Parma, definito esperto nel campo delle applicazioni per smartphone, ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Siamo certi che il presidente Conte, non prendendo esempio proprio dal segretario della Lega Salvini, il quale – il senatore parmigiano lo ricorderà benissimo – si dimentica da settimane e mesi di rispondere alle interrogazioni parlamentari sui rapporti della lega con la Russia, risponderà alle richieste della Lega che vede sempre il nemico dove non c’è, cavalcando la boutade del popolino che va più di moda al momento.
Essendo poi nello sello specifico, la preoccupazione di Campari quella di chiarire quali siano stati i criteri impiegati nella selezione della applicazione, dove sono localizzati e chi gestirà i server in cui saranno custoditi i dati, come e da chi verranno utilizzati i dati raccolti dall’applicazione, quali iniziative il Governo intenda prendere per garantire la tutela della riservatezza e infine com’è articolata la compagine societaria della sviluppatrice e, in particolare, se la stessa è controllata o partecipata da società aventi sedi in Paesi stranieri, facciamo notare al Senatore della Lega che l’app – a meno di cambiamenti dell’ultima ora delle quali non siamo al corrente, così non siamo al corrente dei rapporti della Lega con la Russia ed il sovranismo illiberale – dovrebbe utilizzare soltanto la tecnologia bluetotth che non raccoglie dati personali, al contrario di Facebook, non ha accesso alla posizione, perché non utilizza il GPS, e non ha accesso alla rubrica telefonica, come hanno invece almeno il 90% delle app che utilizziamo quotidianamente.
Last but not least, la decisione sulla app “Immuni” non è ancora stata presa. Tutto il resto è propaganda. Proprio come al solito.
(24 aprile 2020)
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