di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom #Pentaleghismo
L’ipotetico governo M5S-PD è nato morto ancor prima di essere un progetto, tali sono le distanze tra le due forze politiche e stante la (bassa statura) dei due che si sentono statisti e non sanno neanche di cosa sono fatti, se non di feroce ambizione personale che non va mai sottovalutata essendo il pericolo più pericolo che c’è. Lo diciamo perché i cinque punti di Zingaretti e i dieci di Di Maio sono così vaghi, inconsistenti, impossibili da tradurre in azioni che vedano punti d’accordo ed azioni coerenti reali che al M5S ed alla Lega, che tenta il ferocemente ambizioso Di Maio con la carica di presidente del Consiglio, non resterà che stringersi nuovamente nell’abbraccio innaturale, mostruoso, indecente, scandaloso e mortale per l’Italia che li ha portati a devastare il paese e loro stessi in 14 mesi.
Non sappiamo se il prezzo da pagare per la Lega sarà la testa di Salvini, ma qualcosa nell’universo pentaleghista si sta muovendo dopo la crisi di governo che ha disinnescato la mina vagante nota come la richiesta di comparire in aula per la faccenda dei rubli russi rivolta a Salvini, che se n’è allegramente fregato, ed ha gettato un po’ di fumo negli occhi agli Italiani riguardo alla questione dell’IVA al 25,2% e dell’IVA ridotta al 13% a partire dal 1° gennaio 2020 – blaterano di disinnescare anche la clausola di salvaguardia, ma non ci spiegano come né lo faranno perché questi non hanno idea di come fare e cosa fare.
Raccontano, pettegoli comunisti senza vergogna!, che Confindustria – proprietaria di quella radio che pratica l’endorsement alla Lega e non rinnova il contratto ai suoi giornalisti antileghisti – veda nero per il 2020. Ma ancora non lo dice. Confindustria Ceramica non vede certo rosa – e in una zona dove la disoccupazione è allo 0,8%. Nel frattempo a Roma i grandissimi del pentaleghismo forti del 50% dei voti regalati loro dalla metà degli Italiani che c’è cascata (è vero che con Erdogan i turchi hanno fatto peggio, ma al peggio non c’è mai fine) giocano a rimpiattino e si divertono al saranno le mia auguste natiche ad occupare la poltrona di palazzo Chigi? O forse le auguste natiche di colui che s’è appena dimesso e nessun altro sennò torno con la Lega?
Il PD da parte sua parla di “ipotesi di governo serio con M5S” – che ci vuol coraggio solo a definirlo “serio” – e prosegue con il buon Zingaretti a tentare l’avventura dei geni dell’incapacità che si alleano coi pidioti nella disperata Italia che deve evitare l’aumento dell’IVA e il crollo dell’economia.
Resta da vedere se saranno Salvini e Di Maio (o Zingaretti) ad andare casa per casa a spiegare alla gente perché è aumentata l’IVA, e alle aziende perché sono crollati i consumi. Sarà un bagno di sangue.
P.S. A proposito di aumento dell’IVA pare che esponenti leghisti e pentastellati diano la colpa a Monti della sua introduzione. Ebbene i signori si sbagliano, la cosiddetta clausola di salvaguardia o del salvarsi il culo in extremis (chiediamo scusa se abbiamo scritto culo) venne introdotta da uno dei governi Berlusconi nel 2011. E Salvini era già lì… Poi va detto che da quel punto di vista né Monti né Renzi ci hanno fatto mancare nulla…
(24 agosto 2019)
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