di Paolo M. Minciotti #unionicivili twitter@gaiaitaliacom #lgbtqi
Così anche l’uomo dei divorzi milionari, l’ex premier del bunga bunga, il primo ministro che chiamava “culona” una cancelliera tedesca, il politico ineleggibile che parla come se non fosse un 82enne sull’orlo del fracasso definitivo che sta in piedi per miracolo, si accoda all’orda di integralisti della famiglia che è una anche se loro se ne sono fatte almeno tre o quattro e dice che “decidere di abolire le unioni civili è abolire un matrimonio di serie b”.
Si dimentica, il vegliardo smemorato che biascica le esse come le verità, che le Unioni Civili furono votate anche da Forza Italia e che se da un punto di vista legislativo possono essere considerate una legge incompleta, i matrimoni di “serie b” sono quelli che fanno certi uomini e donne che poi vanno a letto con altri certi uomini e donne e poi vaneggiano di famiglia una e indivisibile aggiungendo poi di avere molti amici gay che hanno diritto anche loro, come certi cagnolini, alla felicità. Ci sono esseri umani per i quali invece quelle Unioni Civili rappresentano la vita.
(2 febbraio 2018)
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