Dopo le distruzione della statua di Lenin, che stava ancora lì e qualcosa voleva pur dire, le manifestazioni massicce a Kiev continuano con il presidente in precario equilibrio tra i cittadini che vogliono l’Europa e Putin che vuole l’Ucraina.
I manifestanti continuano a presidiare il municipio cittadino con le forze dell’ordine che tentano l’assalto, ma falliscono. Nella notte sono stati numerosi gli scontri tra gli antisommossa e i manifestanti accampati con tende militari e viveri per resistere fin quando ci sarà da resistere. Il premier nel frattempo chiede 20 miliardi alla Ue per firmare un accordo di libero scambio.
Gli Stati Uniti hanno rilasciato una dichiarazione durissima sulla stato della cose che recita “Disgustati da repressione”, ma dovranno farci l’abitudine perché l’Uomo che sta dall’altra parte degli Urali non ci va tanto per il sottile.
I 20 miliardi chiesto dall’Ucraina all’UE come “condizione” per ricominciare a discutere, che suona tanto come un ricatto, sarebbero stati chiesti sotto forma di aiuti finanziari secondo quanto annunciato dal Primo Ministro Mykola Azarov.
©gaiaitalia.com 2013 diritti riservati riproduzione vietata
[useful_banner_manager banners=1 count=1]
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)