Lei. La donna che non vedeva l’ora di dire “noi siamo… “ e di fatto lo disse “noi siamo le parti sociali”, tronfissima, nel suo giorno di gloria, il primo e sicuramente l’ultimo, forse l’unico, in cui insieme a Bradipo Crimi poteva finalmente mettere Bersani all’angolo dopo averlo sperato per tutta la vita.
Lei. Già tristemente nota per essere stata capogruppo del M5S senza colpo ferire, a parte dichiarazioni al limite della comicità per contenuti e per esposizione, ora lascia anche la presidenza del gruppo, tra la costernaziona generale del mondo politico e dei media, che perdono un sicuro modo per guadagnare utenti, soprattutto i media più mattacchioni.
Lascia “per motivi personali”, forse non avrebbe potuto fare bene (sic) il suo lavoro. Pettegolezzi che vengono da l’Unità, informano che Roberta Lombardi non lascerà il M5S, ma potrebbe anche lasciarlo (esattamente come lei che era d’accordo su alcune cose, ma anche no) per approdare all’ormai nutrito (ma a volte anche sparuto) gruppo di fuoriusciti dal Movimento di Grillo, ma anche di Casaleggio, che potrebbe chiamarsi Gap (Gruppo d’Azione Popolare).
Resta da vedere se si rendono conto di cosa Gap sia in inglese.
Ma questa è un’altra storia.
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