Amnesty International informa che le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti) in Lettonia sono ancora una volta in difficoltà per ottenere il permesso di organizzare il Pride dei paesi baltici, programmato per sabato 2 giugno a Riga. Nei paesi baltici, la discriminazione contro le persone Lgbti è ancora un problema diffuso.
Come negli anni precedenti, il Pride Baltico è minacciato dall’opposizione di esponenti politici locali e da vari gruppi omofobi. Il 26 aprile, il Comitato per la sicurezza, l’ordine pubblico e la prevenzione della corruzione della città di Riga ha presentato una proposta chiedendo al Consiglio cittadino di vietare la “propaganda omosessuale” a Riga e agli organizzatori del Pride di ritirare la loro richiesta per il Pride Baltico 2012.
Vi è un reale rischio che il Pride possa essere annullato o, in caso vada avanti, che possa essere segnato da violenze e intimidazioni da parte di gruppi omofobi. Inoltre vi è una forte probabilità che il Pride Baltico di quest’anno possa attirare l’attenzione di molti contro-manifestanti, com’è avvenuto in passato per i Pride Baltico tenutisi in Lettonia e Lituania negli anni scorsi. Misure efficaci di sicurezza e la presenza adeguata delle forze di polizia sono quindi essenziali per il successo della manifestazione.
Le autorità lettoni devono assicurare che la possibilità del verificarsi di scontri violenti non sia utilizzata come pretesto per annullare la realizzazione della manifestazione e garantire che, qualora il Pride abbia luogo, la sicurezza dei partecipanti sia assicurata. Le autorità lettoni non solo devono permettere lo svolgimento del Pride Baltico, ma devono anche garantire che i partecipanti siano in grado di esprimere collettivamente e pubblicamente le loro opinioni e il loro orientamento sessuale e identità di genere, nel pieno rispetto del loro diritto alla libertà di espressione e di riunione.
Amnesty International sostiene con forza il Pride Baltico 2012 e chiede che i partecipanti possano manifestare in sicurezza, in una posizione appropriata e visibile al pubblico. Circa 40 attivisti e attiviste di Amnesty International provenienti da più di 20 paesi dell’unione europea, Italia compresa, parteciperanno alla manifestazione per esprimere il sostegno dell’organizzazione per i diritti umani alle persone Lgbti nella regione.