di Giovanna Di Rosa
Mentre al Cremlino si sbellicano dalle risate e Meloni già affila le armi come reginetta del Palazzo Chigi prossimo venturo, ripercorriamo questa giornata di follia (che non ha risparmiato nemmeno Draghi al quale è mancata un po’ di lucidità) nella quale un ricostituito governo giallo-verdi in un invisibile asse Conte-Salvini, asse che non c’era, ma è come se ci fosse stato, ha precipitato l’Italia nell’altro ieri.
Il comizio parlamentare del sostituto di Salvini tutto dita puntate e odio contro i migranti quando il dibattito parlamentare doveva andare in un altra direzione, lo scannatoio al femminile dentro Forza Italia e l’ombra sinistra di Giulio Tremonti premier se dovesse vincere FdI, hanno riportato di colpo l’Italia al 2008 – e sappiamo com’è finita nel 2011.
Così, nel livore dei lillipuziani contro il Draghi premier che si sono dovuti ingoiare loro malgrado, si chiude una giornata che ha sancito che la politica italiana è un circo di irresponsabili che hanno a cuore il popolo di cui si riempiono la bocca solo quando si aprono le urne. La vendetta di Salvini e Conte è compiuta.
(20 luglio 2022)
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