di Giovanna Di Rosa
Ed ecco arrivare dal presidente dell’ANA Favero le scuse ufficiali: “Chiedo scusa a quelle ragazze. Gesti inaccettabili, faremo di più per cambiare”, a sbugiardare l’augusta opinione di Mauro Corona e a corollario di una giornata nella quale le donne hanno denunciato e quindi, per dirla di nuovo con Favero, “Adesso si sono fatti concreti” come da intervista al Corriere nella quale Favero manifesta tutto il suo disappunto verso quelli che definisce “Imbecilli”, che sono qualcosa di più di imbecilli.
Per dirla con Luca Bottura “Uomo bianco e alcol insieme hanno sempre dato pessimi esempi”, e dispiace vedere oggi la retromarcia di Favero – “Stiamo valutando con i nostri legali come tutelarci qualora vengano trovati gli autori” – dopo un pietoso comunicato stampa della prima ora che sposava la tesi degli “infiltrati”. Che tristezza l’aprire bocca per dare fiato credendo che chi denuncia una molestia la denunci per protagonismo e non per averla subita – incommentabile a tal proposito, il servizio del TG La 7 dell’11 maggio, quello delle 13.30 o giù di lì, che tendeva a minimizzare l’accaduto con tanto di intervista finale di giovane donna che si è divertita ai complimenti ricevuti.
Ora via visionare i video, che ci sono, vedi il servizio di Fanpage e allo stop alla pessima abitudine di pensare a una donna che denuncia una molestia come a una visionaria, o una demente, o una che monta un dramma su una cosa da nulla. Il rispetto dell’altra (e dell’altro, nessuno degli africani insultati per la strada ha sporto denuncia), soprattutto durante manifestazioni che in qualche modo celebrano lo Stato è fondamentale. Se basta un po’ di alcol per perdere il controllo c’è un problema. E tocca all’ANA risolverlo.
Nel frattempo su Change.org si chiede con una petizione la sospensione per due anni dell’Adunata degli Alpini.
(12 maggio 2022)
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