di Giancarlo Grassi #Maiconsalvini twitter@gaiaitaliacom #Lega
Forse non tutti ricorderanno che la Lega ha fatto “sparire” 49 milioni di euro che deve restituire allo stato in 79 anni; forse non tutti hanno provato una volta nella vita a chiedere allo stato di restituire qualcosa dovuto allo Stato in 79 anni; forse coloro che c’hanno provato ricordano ancora le grasse risate dell’impiegato statale di turno. Quello dei 49 milioni non è stato un furto, è stata una truffa ai danni dello Stato.
Il furto è un altro. Ed è perpetrato ai danni della memoria degli italiani che la memoria, diciamolo, se la fanno fregare volentieri essendo predisposti diciamo così, alla rimozione di ciò che infastidisce i loro (troppo) sensibili sensi. Anche se il coronavirus ci devasta, non dovremmo dimenticarci di ciò che questi cialtroni al governo hanno fatto, e dovremmo confrontare ciò che dicono con ciò che hanno fatto e con ciò che non fanno mentre ci raccontano di lavorare anche di notte.
Così quando Matteo Salvini grida che la Sanità in Italia non funziona, dovremmo ricordarci che uno degli obbiettivi sovranisti della Lega di Salvini (che è anche un po’ la Lega di Putin) è la privatizzazione totale della Sanità – vedere in merito i disastri in Veneto durante Galan e durante Zaia ex numero due di Galan. Quando Matteo Salvini
grida che in Italia sono tutti disonesti, si deve fare un giro per i dispensatori di notizie, vedasi motori di ricerca, e rendersi conto del numero di indagati leghisti tra i governi locali d’Italia; indagati, of course, non vuol dire colpevoli. Quando Matteo salvini millanta rispetto per le donne e chiama alla loro difesa, di solito intorno all’8 marzo, ci dovremmo ricordare che la Lega ha candidato a Sindaco uno che ha augurato a una donna di essere stuprata cento volte. E potremmo continuare, ma vi invitiamo a farlo da soli.
La scoperta delle bugiarderìe altrui è molto più utile se avviene per nostra iniziativa, perché ci convince più facilmente, essendo una specie di inaspettata epifania portandoci ad esempio a chiederci: ma con quei 49 milioni che la lega s’è accattata quante mascherine, gel disinfettante, medicinali, o quanto di utile alla lotta al Coronavirus, per fare un esempio attuale, potremmo avere comprato?
Una domanda semplicissima che però rivelerebbe che i partiti politici disonesti che si appropriano indebitamente di denaro pubblico per poi restituirlo secondo modalità cui il comune cittadino non avrebbe mai accesso, sono un cancro per la democrazie e la convivenza civile impedendo, con le loro truffe, il corretto svolgersi della vita democratica.
Vale per tutti mica solo per la Lega, ma a essere condannata per avere intascati 49 milioni di rimborsi elettorali non dovuti, è stata la Lega mica tutti gli altri.
(13 marzo 2020)
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