di Daniele Santi #Politica twitter@gaiaitaliacom #maiconsalvini
Eccoci così al paradosso dell’orrore umano: politici che brandiscono rosari e si appellano a tutti i santi possibili (e ne hanno ben donde considerando cosa gli si scaraventerà addosso), loro sodali di partito che comprano crocifissi da appendere nelle scuole di una stato laico per Costituzione e contemporaneamente tolgono panchine dai parchi per evitare il degrado – o per impedire ai migranti di starci sopra – insieme ad altri dello stesso partito condannati per istigazione all’odio razziale che continuano con tranquillità a starsene seduti sulle loro poltrone di Sindaci.
Tutto in questo mentre in estasi propagandano tutto il loro fervore religioso dopo avere preparato, promulgato e firmato leggi che lasciano morire i migranti, in sfregio al diritto internazionale e alla loro presunta fede in un dio giustizialista che vedono solo loro. Nel frattempo uno di loro, uno votatissimo, grida a beneficio dei suoi “Pronti per la Rivoluzione“. In che posto siamo? E l’altro, quello che si è divertito come un matto sulla costa romagnola, nega alla stessa località nella quale si è strapazzato bulimico di godurie lo stato di calamità per disastro naturale.
E guarda un po’ nel partito che parla di tutto, ma non di quello che non si deve sapere, si tace anche oggi del fatto che dalla Russia arrivano altri nomi e cognomi legati al famoso scandalo dei famosi soldi russi sui quali Salvini sempre rifiutò di riferire in parlamento e che, se confermato, farà scomparire questi pericolosi millantatori dalla cartina politica.
Di seguito, e in chiusura, alcuni commenti alla decisione del Sindaco di Ferrara di armarsi di 385 crocifissi per farsi bello con la Chiesa e su quanto sta facendo a Ferrara (posto che farà anche dell’altro, e magari anche utile).
(3 settembre 2019)
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