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Salvini non sapeva che D’Amico consigliere di Salvini aveva invitato Savoini alla cena di Putin?

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di G.G. #primairubli twitter@gaiaitaliacom #pentaleghismo

 

E’ la polpetta avvelenata sganciata dalla presidenza del Consiglio sul ministro dell’Interno onnipotente, che arriva attraverso una nota stampa ufficiale di Palazzo Chigi.

In merito alla presenza del sig. Gianluca Savoini alla cena che si è tenuta a Roma, a Villa Madama, la sera dello scorso 4 luglio, in onore del Presidente Putin, si precisa che, come già anticipato, il Presidente del Consiglio non conosce personalmente il sig. Savoini.

La cena è stata offerta dal Presidente Conte e l’invito è stato esteso anche a tutti i partecipanti al Forum di dialogo italo-russo delle società civili, che si è tenuto il pomeriggio dello stesso giorno presso la Farnesina.

Il suddetto Forum è stato organizzato dalla Presidenza del Forum stesso e dall’Ispi. 

Dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso, si precisa che l’invito del sig. Savoini al Forum è stato sollecitato dal sig. Claudio D’Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del VicePresidente Salvini, il quale, tramite l’Ufficio di VicePresidenza, ha giustificato l’invito in virtù del ruolo dell’invitato di Presidente dell’Associazione Lombardia-Russia e ha chiesto ai funzionari del Presidente del Consiglio di inoltrarla agli organizzatori del Forum.

L’invito alla cena del sig. Savoini è poi stata una conseguenza automatica della sua partecipazione al Forum.

 

E’ quindi stato il sig. Claudio D’Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del VicePresidente Salvini, ad invitare lo sconosciuto Savoini – sconosciuto al ministro dell’Interno – giustificando tramite l’Ufficio di VicePresidenza, l’invito in virtù del ruolo dell’invitato di Presidente dell’Associazione Lombardia-Russia ed inoltrando quindi la richiesta ai funzionari del Presidente del Consiglio di inoltrarla agli organizzatori del Forum.

Si dipana così la questione della quale Salvini non sa nulla – ché tra selfie, dichiarazioni d’odio contro i migranti, battaglie personali contro le ONG e presenzialismi vari, può succedere che ci siano cose che tu sfuggono, soprattutto nel caso tu non voglia vederle – e il presidente del Consiglio Conte insipido, invisibile, ma non certo stupido, sceglie con perfetto tempismo come e quando sganciare la bomba sulla Lega e su Salvini riuscendo, con classe sopraffina, a chiamarsi fuori da ogni possibile coinvolgimento.

D’Amico è il parlamentare leghista consigliere di Salvini, che tiene i rapporti con i russi e che nel 2014 organizzò, insieme a Savoini, l’incontro del 2014 fra Putin e Salvini. Dal fronte dell’alleato di governo della Lega silenzio assoluto sulla questione, sono impegnati a pensare al ricollocamento eventuale di Appendino, altro che futuro di Torino e a come prolungare l’agonia del capoluogo piemontese.

 

 

(14 luglio 2019)

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