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Perché se mi recassi a votare alle primarie non voterei per Nicola Zingaretti

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di E.T. #Politica twitter@gaiaitaliacom #iiiiiTiiiii

 

Se dovessi andare a votare alle primarie del PD certamente non voterei per Nicola Zingaretti. I motivi sono molti, primo tra tutti non amo i capetti che cercano schiacciapulsanti; non amo i capetti in generale; non amo chi non è in grado di stabilire programmi politici credibili; non amo chi riaprirà la porta a fuoriusciti dal PD che hanno favorito l’attuale situazione politica, perché questo Zingaretti farà: riaprirà le porte ai vari Bersani; Cuperlo, Speranza, D’Alema. A coloro cioè che hanno spaccato ogni alleanza possibile in nome dell’odio politico verso Matteo Renzi.

L’attuale governo pentaleghista è anche, se non soprattutto, loro responsabilità.

Non amo infine, e Zingaretti è quella cosa lì, chi si riempie la bocca di parole vuote. E’ un atteggiamento che denuncia incapacità di analisi, di profondità politica e, cosa peggiore, l’incapacità di stare zitti. Un uomo politico, vedasi tweet di seguito, che racconta ciò che ha raccontato Zingaretti, dimostra di non essere capace di vedere che direzione stanno prendendo le cose e di essere dove sta soltanto per questioni di potere interne ad un partito distrutto dalla sua corrente, quella che ha perso tutte le elezioni.

 

 

Zingaretti scrive nel tweet: “Non mi alleerò con il Movimento 5 Stelle. Ma l’elettorato dei 5 Stelle non è quello della Lega, ci sono ex elettori Pd. Io voglio parlare con quella gente e capire perché ci hanno abbandonati”, e non si capisce se sta scherzando. In Umbria ed Emilia Romagna, ad esempio, gran parte dell’elettorato della Lega (partito che ha guadagnato una ventina di punti negli ultimi anni) è formato da elettori PD che stufi delle manfrine dei vari Bersani, Cuperlo, D’Alemascappati di casa senza Speranza hanno deciso di dare il voto a Salvini: messaggi semplici, chiari, diretti e il racconto del si fa quel che si dice. Che poi non sia vero sta a Zingaretti dimostrarlo. E non certo con esercizi verbali dei quali è incapace. Zingaretti dice poi la verità quando afferma che non si alleerà con il M5S, ma non per le ragioni che lui sottintende.

Non lo farà perché nel PD lui non conterà nulla, a comandare sarà la corrente di D’Alema, alla quale Zingaretti appartiene, anche se ha fatto finta di slegarsi dalle spire mortali del leader Massimo per tutte queste settimane in cui ha finto di raccontare all’elettorato, che deve ritenere cretino, di avere un programma.

Alcune delle perle Zingarettiane:

  • “Nove mesi di governo Conte hanno distrutto le prospettive economiche di questo Paese, bisogna fermarli al più presto”, ma non dice come;
  • “Bisogna lavorare sull’infrastruttura della conoscenza su cui investire: scuola, ricerca, università”; solo Di Maio avrebbe potuto dirlo peggio;
  • “Dobbiamo costruire un partito anche digitale, anche il web è una dimensione della politica. Ci servono persone reali, ma anche presenza digitale”; essendo io astemio non oserei mai insinuare che qualcuno possa avere bevuto;
  • “Il 70-80% dei tweet contro di me in questa campagna sono tutti di militanti Pd. Questo non serve a niente, Salvini vince anche grazie all’unità”; Salvini vince perché il suo staff di social manager è una macchina da guerra – pagata coi soldi pubblici – che raggiunge sedici milioni di persone al giorno; tutto il resto è fuffa zingarettiana. Se non sa usare i social si astenga;
  • “Mi hanno accusato di aver assoldato dei finti troll su Twitter, ma non so nemmeno cosa siano. Se qualcuno lo ha fatto ha sbagliato”; come vedete più che come segretario Zingaretti farebbe fortuna come inventore di ossimori;
  • “Sono l’unico rappresentante del Pd a vincere le elezioni perché sono stato votato da sinistra e da destra. Ci sono alcuni campioni del moderatismo che non sono votati da nessuno”; questa me la devono spiegare, lui o qualcuno dei suoi, sono a disposizione.

Rarissimamente, e seguo la politica da anni, ho letto dichiarazioni più divertenti e completamente prive di senno politico. Per questo, e per molto altro, ma non voglio scrivere di più, se avessi avuto la malaugurata idea di recarmi alle urne delle primarie PD, non lo avrei certo fatto per votare Nicola Zingaretti.

 

 




 

 

(2 marzo 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 





 

 

 

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