di Daniele Santi
I fantasiosi governanti ugandesi stanno mobilitando i loro inutili neuroni per giustificare l’ingiustificabili: le loro ultime affermazioni hanno a che fare con le orribili leggi antigay del paese che… Non sono antigay!
Sono invece leggi atte a “non promuovere l’omosessualità a discapito di bambini ed altri gruppo socialmente vulnerabili”. Secondo i rari neuroni funzionanti nelle inutili teste dei fantasiosi governanti ugandesi la legge è “stata travisata a bella posta dai partners cmmerciali occidentali dell’Uganda”, e descritta come una legge “punitiva e discriminatoria”.
E’ notizia dell’ultima ora che gli omosessuali ugandesi finiscono in carcere per libera scelta, picchiando le guardie se non li lasciano entrare e chiedendo mattina e sera di non essere rilasciati, contenti di subire persecuzioni, violenze sessuali, discriminazioni e di avere libero accesso ai quattordici anni di carcere (questo la legge prevede per le persone omosessuali recidive [sic]) che gentilmente si offrono loro come alternativa ad una vita di stenti, poco lavoro e merda (in senso lato) quotidiana.
(8 luglio 2014)
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