di Gh.Gr.
Sono del parere che ognuno debba fare quello che decide di fare, senza che nessuno rompa i coglioni, soprattutto quando questo suo fare quello che gli pare non va a ledere diritti altrui. Le ho già sentite le grida di quelli che ma lui paga le tasse a Montecarlo!… Ma vedete, lui non lo fa in sfregio alle leggi dello Stato come fanno molti evasori, la legge italiana permette di vivere all’estero, e ivi spostare la residenza fiscale se lo si ritiene opportuno. Se Sinner fosse francese, o statunitense, potrebbe vivere dove gli pare ma continuerebbe a pagare le tasse nel suo paese.
Perché incattivirsi tanto se uno fa quello che la legge gli permette di fare senza andare contro la legge?
Perché Sinner ha deciso di non giocare in Coppa Davis fra un mese a Bologna perché vuole preparare gli Open d’Australia, così come altri atleti decidono di partecipare a un meeting piuttosto che un altro, partecipare a una gara piuttosto che a un’altra. E nel caso di Sinner va ricordato che quelle del 2023 e 2025 le ha vinte praticamente da solo, se salta un anno (senza togliere nulla alla squadra italiana che rimane fortissima) perché ha altri impegni – ci sono sponsor, contratti, manager, management, pressioni, public-relations, televisioni, radio oltre a una sacco di allenamenti – e vuole concentrarsi su quelli per tornare numero uno del mondo, che cosa c’è da rimproverargli? Di vivere a Montecarlo?
E i giornalistoni dei giornaloni sono proprio sicuri di far bene a sparare ad altezza Sinner tacciandolo di poca italianità – attributo che con quel che si vede in giro farei a meno di vedermi appiccicato, poi vedano loro – quando ci sono tanti altri viscidumi che, solo a volerlo, varrebbero più di un titolo?
E poi, diciamocelo, il fatto che Bruno Vespa si svegli anti-Sinner e posti su X una roba dove riesce a chiamare Alvarez il tennista spagnolo Alcaráz, non vi fa diventare improvvisamente Sinner più simpatico? Via, non state troppo a pensarci.
(22 ottobre 2025)
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