Dopo l’emanazione delle Legge marziale di emergenza e la pronta ritirata dopo il voto parlamentare, il presidente Yoon è completamente isolato in patria. La sua stessa maggioranza, insieme all’opposizione, ai sindacati e a tutta la popolazione ne chiedono a gran voce le dimissioni.
Mentre i sindacati proclamano lo sciopero generale a oltranza fino a quando Yoon non si dimetterà viene indicata una prima data possibile per l’impeachment fissato per il 6 o 7 dicembre. Nel frattempo si sono dimessi in massa il capo dello staff del presidente della Corea del Sud e più di 10 segretari di alto livello.
Immediate le ripercussioni economiche della decisione del presidente Yoon: giù tutte le borse asiatiche con Seul maglia nera a perdere l’1,4%; la moneta nazionale, il won (0,00067 EUR), riprende fiato dopo che nella notte il suo valore era crollato.
(4 dicembre 2024)
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