Un modello di democrazia presidenziale rischia di trasformarsi in un nuovo crogiuolo di repressione e di leggi illiberali. Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, ha annunciato la “Legge Marziale di emergenza” promettendo di sradicare le forze pro Nord-Corea che ritenuto di riconoscere nel’opposizione parlamentare (legittima).
Tanto la maggioranza quanto l’opposizione in Parlamento (la Corea del Sud si basa su un sistema bipartitico dell’alternanza) hanno attaccato Yoon e definito il decreto “illegale e incostituzionale”. Il Partito Democratico, all’opposizione, ha invitato tutti i suoi deputati a riunirsi all’Assemblea nazionale e i cittadini a radunarsi davanti all’edificio. Il decreto marziale prevede, tra l’altro, che media ed editori vengano posti sotto il controllo del governo.
Ci sono scontri al Parlamento, con polizia ed esercito che bloccano l’ingresso impedendo ai deputati di riunirsi per invalidare (con maggioranza semplice come permesso dalla Costituzione) la promulgazione presidenziale. Tutti i media internazionale ritengono che si tratti di un vero e proprio tentativo di golpe. I partiti sarebbero stati messi al bando.
In aggiornamento
(3 dicembre 2024)
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