Dopo che la stampa internazionale e quella italiana avevano ripreso una notizia lanciata dal Dipartimento di Stato statunitense secondo la quale l’Iran era pronto a lanciare un attacco missilistico contro Israele entro 12 ore. L’attacco è avvenuto con dozzine di razzi e droni su Gerusalemme e Tel Aviv e le notizie relative a danni o vittime non sono ancora note. L’unica cosa certa è la dichiarazione israeliana: “La pagheranno”.
Le autorità israeliane avevano raccomandato agli “abitanti del centro di Israele” di “restare vicino ai rifugi antiaerei” o nei pressi di “altre aree protette fino a nuovo ordine. Gli abitanti della zona erano stati invitati a “evitare di trascorrere inutilmente del tempo all’aperto”. Anche il ministro Crosetto aveva invitato i militari italiani a restare dei bunker.
Fonti della difesa israeliana citate ancora una volta dal New York Times avevano denunciato che “L’obiettivo dell’Iran” erano basi dell’aeronautica e un quartier generale dell’intelligence a nord di Tel Aviv”, ma gli obbiettivi eventualmente colpiti non sono ancora noti anche se stando alle immagini di diverse televisioni mondiali i missili balistici, missili da crociera e droni lanciati dall’Iran sembrerebbero essere stati abbattuti prima dell’impatto con il terreno. Solo un palazzo sarebbe stato colpito. Due i feriti lievi.
E nel bel mezzo dell’allarme il presidente turco Erdogan non si era preoccupato di calmare il suo protagonismo dichiarando che “La Turchia”, cioè lui, “sarà al fianco del Libano” durante un discorso alla riapertura del Parlamento turco dopo la pausa estiva cercando di trarre profitto dalla nuova crisi mediorientale e sperando, forse, in un crollo verticale della teocrazia iraniana.
La decisione dell’attacco sarebbe stata presa dall’Ayatollah Khamanei in persona, ma gli osservatori internazionali parlano di scavalcamento dell’ala militare su quella politica, interna al regime iraniano.
(1 ottobre 2024)
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