di Paolo M. Minciotti
Il famoso “reato universale”, giuridicamente insostenibile un po’ come il rincorrere i trafficanti di uomini “per tutto il globo terracqueo” salvo poi cercare accordi dall’Albania alla Tunisia spendendo miliardi di euro che non serviranno a nulla, arriva finalmente [sic] in Senato a dimostrazione che Fratelli d’Italia vuole restringere le libertà individuali, anche se spergiura il contrario.
Per la gioia degli alfieri della famiglia una, sola, indivisibile e cattoromana di matrice post-fascista con spruzzate di moderno beghinismo, quelli insomma che di famiglie ne hanno generalmente più di una e spesso nemmeno si sposano, arriva in Senato la criminalizzazione dei figli nati da GpA che sarà resa punibile persino se lintero iter viene svolto all’estero. Perché si è come in Russia evidentemente, si è perseguibili dallo Stato anche se si fanno gli affari propri all’estero. E noi che non ce n’eravamo nemmeno accorti.
La questione mira a colpire soprattutto, come è noto dalle decisioni passate e dalle virate a destra di chi prima emetteva sentenze favorevoli e poi il vento è cambiato, la registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali che utilizzano la pratica all’estero a favore della brava famiglia eterosessuale composta da un uomo e una donna – e spesso da altri uomini e altre donne alla presunta insaputa di quelli che si sono sposati con sacro rito – e renderà impossibile la vita di molti bambini. Perché in nome della famiglia fratelloitaliota si possono prendere misure discriminatorie andando in televisione a raccontare il contrario. E co le bugie si alimentano l’odio e le divisioni sociali, ma che importa se il consenso cresce?
Ecco dunque la nuova Italia in onore alla organizzazioni cattointegraliste, quelle che i medici che praticano gli aborti sono sicari (e giù applausi) e tacciono sui preti pedofili; in mano ai governanti che sette anni di carcere a chi occupa un appartamento per non dormire per strada (e giù applausi) e tacciono su Casapound e sullo stabile occupato all’Esquilino; quelli che vanno in televisione a raccontare un’Italia che non esiste e tornano da Bruxelles a mani vuote dicendo che l’Europa rimane a bocca aperta di fronte ai progressi dell’Italia. Progresso verso l’Ungheria?
L’indurimento (insensato) della Legge voluto da Meloni vuole che le cose siano così, essendo il ricorso alla maternità surrogata già vietato in Italia dall’articolo 12, comma 6, della Legge n. 40 del 2004 che espressamente prevede che “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”, basta aggiungere ll’art. 1 quanto segue: “1. Al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, è aggiunto, infine, il seguente periodo: le pene stabilite dal presente comma si applicano anche se il fatto è commesso all’estero”.
Lo scorso aprile 2022, in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, è stato adottato il testo base della proposta di legge n. 306 (proposta Meloni) che propone di rendere la gestazione per altri (GPA o maternità surrogata) un “reato universale” e cioè illegale anche qualora la procedura avvenga all’estero. Perché nessuno dentro FdI, figurarsi fuori, vuole limitare e libertà individuali in questo paese. Nemmeno Meloni. E’ noto.
(1 ottobre 2024)
©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata