Subito dopo il commento a caldo di Netanyahu “La pagheranno” immediatamente dopo l’attacco iraniano, le autorità di Teheran non si è fatta attendere: “Non osate replicare all’attacco” è stata la risposta di una chiarezza cristallina. E di feroce determinazione. Poco prima dell’attacco iraniano ci sono stati spari nella metropolitana di Jaffa che hanno provocato otto morti e sette feriti. La polizia: “Si sospetta terrorismo”, poi altre notizie parlano di un commando terrorista asserragliato in un hotel con ostaggi. Altre notizie documentano due attacchi: uno in un centro commerciale di Tel Aviv, l’altro alla metropolitana leggera di Jaffa e non in un hotel come riferito in un primo tempo. Poi c’è la conferma: a Jaffa quattro morti e gli attentatori uccisi.
Le Guardie della Rivoluzione iraniane hanno minacciato di effettuare “attacchi demolitori” se Israele risponderà all’attacco missilistico lanciato dalla Repubblica islamica che si è affrettata a mettere in sicurezza la guida suprema (che avrebbe deciso l’attacco). Lo scrive l’agenzia Fars.
Non ci sono conferme sui danni al palazzo del Mossad colpito, secondo alcune fonti, dall’attacco iraniano.
(1 ottobre 2024)
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