di Daniele Santi
Un nuovo elogio ad esaltare i membri del commando dello stato islamico che ha sferrato l’attacco a Mosca, e per il quale Mosca punta il dito contro Kiev nonostante le evidenze, è stato fatto filtrare in versione video, audio e pubblicato online da un portavoce dell’Isis.
E mentre Putin, che solo cinque anni fa si esaltava dichiarando di avere sconfitto l’Isis, fa la voce grossa minacciando a destra e a manca e l’est dell’Europa, particolarmente la Polonia, non fa mistero delle inquietudini legate alle farneticazioni imperialista dello Zar russo, ancora più violente dopo l’attacco mortale sferrato dal gruppo alla sala concerti di Mosca, lo stato islamico rivendica nuovamente il massacro al Crocus City Hall di Mosca in cui 143 persone sono state uccise.
L’Ucraina continua a negare qualunque coinvolgimento nella strage e continua a chiedere aiuti all’Occidente per frenare la follia guerresca di Mosca.
(29 marzo 2024)
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