di F.F.
Quando e dove nasce questa disciplina sportiva, e tanto altro ancora
Ora che finalmente se ne parla, è giunto il momento di conoscere un po’ più da vicino il calcio femminile. Impostosi in questi ultimi anni all’attenzione del grande pubblico grazie all’apporto di media nazionali e locali, ha cominciato solo da poco a raccontarsi e a farsi apprezzare. Proprio perché siamo agli inizi – il divario con il “fratello gemello” calcio maschile è ancora oggi importante – qui cercheremo di risalire alle sue origini e menzionare qualche curiosità che lo riguarda.
Le origini
La Gran Bretagna è il paese che ha dato i natali al calcio femminile. Durante la Seconda rivoluzione industriale nel dopolavoro le operaie d’oltremanica erano solite trovarsi così da sfidarsi con un pallone e dimenticarsi per un attimo delle fatiche del lavoro quotidiano. La prima squadra che venne costituita fu la Dick, Kerr’s Ladies Football Club, dalle lavoratrici della Kerr & Co, azienda con base a Preston che si occupava di vagoni e locomotive. Correva l’anno 1894; 365 giorni dopo avrebbe disputato la sua prima partita ufficiale. Il successo fu così eclatante che a partire dal 1920 oltre ai primi tornei con più agguerrite formazioni che si sfidavano per aggiudicarsi prestigiosi trofei nacque anche il calciomercato, la cui prima sessione vide le Dick, Kerr’s Ladies ingaggiare la campionessa Lili Parr, che inizialmente avrebbe dovuto indossare la maglia del St Helen’s.
Le giocatrici più forti
Analizzando lo stato attuale del calcio femminile, occorre soffermarsi sulle giocatrici più forti di sempre. La numero 1 oggi è senza dubbio la brasiliana Marta, che ha segnato più di 150 reti con i club d’appartenenza e 17 durante i 4 mondiali disputati con la maglia della propria Nazionale. Un record personale non indifferente, che la fa essere più prolifica di un bomber del calibro di Klose per quanto riguarda questa manifestazione. La 6 volte miglior giocatrice dell’anno secondo la FIFA vorrebbe presenziare anche ad Australia-Nuova Zelanda 2023, anche se i dubbi per ora restano, visto che fisicamente non è più al top. Oltre a lei ci sarebbero anche altre calciatrici che ai mondiali hanno fatto benissimo e che in generale si distinguono per la loro tecnica e l’apporto offerto in campo. L’americana Alex Morgan è una di queste, grazie alla sua cinquantina di reti realizzate e alla sua cinquantina di assist offerti alle sue compagne. E che dire poi della stella francese Amandine Henry, che sa fare la differenza giocando da centrocampista difensivo? Una rarità per il calcio femminile, che fa il paio con le prestazioni della canadese Christine Sinclair, che in attacco è sempre stata determinante, come dimostrato dalle sue oltre 181 reti siglate in campo internazionale.
L’esperienza italiana dal 1946 a oggi
In Italia il calcio femminile ha fatto la sua prima apparizione a Trieste nel 1946, grazie a due squadre fondate apposta per far conoscere lungo tutto lo Stivale questo sport e soprattutto il vessillo della città. Questa prima esperienza non fu sensazionale; andò meglio negli anni ’80, quando la FIGC istituì il primo campionato ufficiale vinto dal Despar Trani 80. Vero è che nel 1968 esisteva già un campionato, tuttavia ufficioso – per la cronaca quell’edizione di oltre 50 anni fa fu vinta dal Genova. La consacrazione e la notorietà del calcio femminile nel Belpaese arrivarono soltanto a ridosso degli anni ’20 del 2000, molto più tardi rispetto ad altri paesi europei tra cui Norvegia e Svezia, che già nel 1990 vantavano squadre di livello e una copertura mediatica ampia. Da noi ci vollero sia le imprese della Nazionale italiana allenata da Milena Bertolini, che nel 2022 sfiorò l’Algarve Cup, persa in finale ai calci di rigore contro la Svezia, sia la Juventus Women della fortissima Cristiana Girelli, che da tempo domina in Serie A, a far scoprire un movimento finalmente in espansione. Oggi chi conosce la storia sportiva di fenomeni quali Cristiano Ronaldo e Lionel Messi sa qualcosa anche dei 5 scudetti delle bianconere di Torino, e dei 7 della Torres, la formazione italiana più blasonata a livello nazionale.
(17 ottobre 2022)
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