di Daniele Santi
Quasi dieci minuti di applausi (cronometrati, e senza essere bionda), hanno accolto Mario Draghi presidente del Consiglio defenestrato dai capricci di Giuseppe Conte, che riuscirà nel capolavoro di riportare il parlamento tutto il vecchiume uscito col terremoto-post 2011 – quando cadde il governo Berlusconi del quale Meloni era ministra (2008-2011) – in una nuova ovazione dopo quella del 2020.
Draghi non ha detto nulla che Conte non avrebbe potuto dire peggio e in maniera più confusa e, con la solita chiarezza a volte brutale, ma con il tono del grande politico che il nuovo leader della nuova edizione degli Scappati di Casa si sogna, ha parlato come il buon padre di famiglia, quello vero: “L’Italia ce la farà anche col nuovo governo”, ha detto.
Poi, parlando dell’Europa e dell’Italia in Europa, ha smontato pezzo per pezzo tutte le panzane campate in aria delle destre sovraniste e filo-putiniane ricordando a tutti, e per prima a Confindustria, che ribadire le “sanzioni inflitte a Putin” siano doverosi. Non sappiamo se Salvini sia svenuto. Draghi ha poi continuato parlando dell’impegno europeo per slegare il prezzo dell’energia elettrico da quello del gas. Ha poi rivolto un forte appello agli italiani: “Invito tutti ad andare a votare”.
Quasi dieci minuti di ovazione, letteralmente, e cori ritmati a sostegno del presidente del Consiglio. Il futuro è dietro l’angolo. Anche per Draghi.
(24 agosto 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)