di Giancarlo Grassi, #Politica
Così Giorgetti pare non poterne più di Salvini e delle sue uscite di pancia contro il governo di cui è anche azionista, con Giorgetti e altri ministri e sottosegretari che non leggono libri e poi fanno video di “qultura” leggendo (male) da Wikipedia, al seguito. Così parrebbe dalle uscite pubbliche di Giorgetti che avrebbe detto un “Ci spiazza” come se fosse davvero credibile che la volpe non sappia ciò che fa il gatto dentro il giochino del Gatto e la Volpe…
Insomma nel racconto vagamente credibile di Giorgetti le uscite di Salvini destabilizzerebbero il lavoro [sic] della Lega dentro il Governo e l’aspetto istituzionale del partito, tutto teso nella ristrutturazione d’immagine interna, mentre si prepara il partito antieuropeo e filo-Putin a Bruxelles proprio con la regia di Salvini il quale, dicono i pettegoli, passerà i prossimi mesi a Bruxelles invece che al Papeete, ché non si sa mai.
Dunque alla poco credibile uscita di Giorgetti si aggiunge il silenzio del resto dei colonnelli leghisti sullo scorrazzare del segretario-Zelig la cui unita nota coerente è l’avere sposato, mentre in Italia giornaloni e giornalistoni lo chiamano europeista, il progetto illiberale e destabilizzatore di Vladimir Primo, nuovo Zar di tutte le Russie. Con tante condoglianze a Giorgetti, Zaia e a tutti i giornaloni e giornalistoni che lo chiamano europeista e non si spiegano [sic] la sua repentina riconversione.
(5 aprile 2021)
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