di Ghita Gradita #Sepulveda twitter@gaiaitaliacom #Sfondoni
Stupisce (in realtà non stupisce per niente, ma stupisce in termini di pubblicità sull’informazione “seria”) il clamoroso sfondone che il sito di TGCOM24 ha rimediato al momento di dare l’estremo saluto a Luis Sepulveda, che il Coronavirus si è portato via all’età di 70 anni e che tanta meravigliosa letteratura ci ha lasciato.
La notizia, infatti, attribuiva a Sepulveda la paternità del libro “Cent’anni di solitudine”, un altro capolavoro assoluto della letteratura sudamericana firmato però da Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel per la letteratura. Nulla di grave , uno sfondone capita a tutti.
Certo che venga dalle corazzate che più o meno in quei giorni lanciavano una massiccia campagna pubblicitaria sulla’informazione “seria e affidabile” per contrastare chi, come magari noi, l’informazione la fa col sudore della fronte, coi propri investimenti e cercando in tutti i modi di regalare un prodotto fuori dal coro, ma ugualmente affidabile e che, almeno, sappia chi ha scritto quel libro invece di un altro, fa pensare. Non fa pensare che sotto il titolo non sia stato ricordato “fu incarcerato per due anni e mezzo dal regime fascista di Pinochet”, non fa pensare perché uno se lo aspetta da quella stampa seria e affidabile lì.
(18 aprile 2020)
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