di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom #PD
Mentre sui social inizia il fuoco contro coloro che si dichiarano non d’accordo con le nuove scelte del segretario Martina, la nuova definizione con tanto di hashtag è #renzista e segue il grillico #pidiota, la nuova segreteria del PD nasce con straordinarie novità la prima delle quali è la presenza di una stella della politica italiana come Gianni Cuperlo. Faremmo torto al suo genio ed al suo impegno per affondare il PD e fargli perdere le elezioni se non lo nominassimo per primo. Faremmo torto alla sua predisposizione al dialogo se non gli ricordassimo le sue posizioni in difesa di Virginia Raggi. Faremo torto alla storia se non ricordassimo il suo 18% alle ultime primarie e le coltellate che ne seguirono.
La nuova segreteria è stata annunciata dal segretario Maurizio Martina, non se ne vedevano di così oscuri dai tempi nefasti della gioiosa macchina da guerra di Occhetto, quella che venne triturata dalle corazzate berlusconiane, e sarà coordinata da Matteo Mauri, nome stranoto a tutti i nostri lettori e a tutti coloro che si occupano di politica. Analisti in primis.
I nuovi componenti la segreteria sono:
- Pietro Barbieri, già Portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore (Welfare e Terzo Settore)
- Teresa Bellanova (Mezzogiorno)
- Francesco Boccia (Imprese)
- Gianni Cuperlo (Riforme, alleanze, partecipazione)
- Gianni Dal Moro (Organizzazione)
- Stella Bianchi (Agenda 2030 e sostenibilità)
- Chiara Gribaudo (Lavoro e Professioni)
- Marianna Madia (Comunicazione)
- Andrea Martella (Infrastrutture e trasporti)
- Tommaso Nannicini (Progetto Partito e Forum Nazionale)
- Lia Quartapelle (Esteri e Cooperazione)
- Matteo Ricci (Enti locali e Autonomie)
- Marina Sereni (Diritto alla Salute)
- Mila Spicola (contrasto povertà educativa).
All’assemblea partecipano per funzione, informa Democratica, i capigruppo di Camera e Senato (Graziano Delrio e Andrea Marcucci), il Presidente dell’Assemblea (Matteo Orfini), il referente dei segretari regionali (Alessandro Alfieri). Piero Fassino continuerà a rappresentare il PD nella Presidenza del PSE e a curare i rapporti con il gruppo europarlamentare e le organizzazioni della famiglia socialista. Nei prossimi giorni verranno resi noti anche i nuovi responsabili tematici e dei dipartimenti nazionali.
Come la gioiosa macchina da guerra che non capì quali erano le nuove dinamiche che si muovevano in Italia, anche la nuova segreteria Martina, che dimostra di non capire quanto pericoloso e subdolo sia ciò che si sta muovendo in Italia sarà travolta da sé stessa prima che dagli eventi, oltre che dalla tecnologia che è la nuova frontiera della politica e della raccolta di consensi.
Naturalmente anche la disfatta della segreteria Martina, che si affida al geniale Cuperlo per la gioia dei conservatori che si sentono progressisti, sarà colpa di Renzi.
Il PD riconferma così la sua missione di poltronificio inutile ed ininfluente rispetto agli sconvolgimenti politici del 4 marzo. Cieco e sordo ad ogni segnale che venga dall’esterno.
(14 luglio 2018)
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